Il Bike Pride momento di incontro e proposta per trasformare i centri urbani
“Il Bike Pride che si svolgerà a Torino non è solo la più grande festa a pedali d’Italia, ma è anche un momento di incontro e proposta per favorire lo sviluppo di politiche della mobilità che trasformino le nostre città, troppo auto-dipendenti. Green Italia porta avanti le istanze di chi coloro che vogliono i grandi centri urbani italiani a misura d’uomo e di bicicletta, e vuole diffondere la consapevolezza sul legame tra le scelte di mobilità – e quindi il traffico motorizzato e l’inquinamento atmosferico delle città – e una migliore fruizione degli spazi urbani”.
Lo dichiara il portavoce nazionale di Green Italia Oliviero Alotto.
“Il traffico delle nostre città – continua Alotto – è un problema economico, in termini di consumo di risorse non reintegrabili. E’ un problema ambientale, perché genera effetti negativi in termini di emissioni inquinanti con ripercussioni sulla salute del pianeta e della popolazione. E’ un problema sociale perché incide gravemente sulla qualità della vita e sulla sicurezza dei cittadini. Inoltre cambiare radicalmente il sistema di trasporto urbano e puntare sulla mobilità ciclistica potrebbe garantire all’Europa, lo sostiene la Commissione economica per l’Europa dell’Onu, la creazione di 76 mila nuovi posti di lavoro, grazie anche allo sviluppo del cicloturismo, che per l’Italia può essere un importante volano di sviluppo”.
“Pedalare in città è un diritto che le amministrazioni in tutta Italia devono salvaguardare, adoperandosi per garantire sicurezza e funzionalità: zone con il limite di velocità a 30 km/h, infrastrutture e servizi alla ciclabilità devono essere introdotte e sempre maggiormente implementate” – conclude Alotto.
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