Il mistero del nuovo Museo della Metafisica a Roma. Annunciato da Ignazio Marino, ma nessuno (né assessore, né Fondazione Giorgio de Chirico) ne sa nulla
Degrado a tutti i livelli (morale e concreto), sciatteria all’ennesima potenza, distanza siderale su ogni confronto con qualsiasi altra grande metropoli occidentale. Tutto questo è oggi, purtroppo, la Capitale d’Italia. Qualche sussurro, tuttavia, si ode sotto le ceneri di una città rasa al suolo da decenni di criminalità e dal malgoverno. A cavallo tra gli ultimi vagiti di 2014 e i primissimi sussulti di 2015 qualche piccola buona notizia si è materializzata sui laptop e sugli smartphone dei commentatori meno rassegnati.
NUOVI PROGETTI PER LA CAPITALE
Abbiamo parlato del concorso della nuova Città della Scienza e anche della nuova direzione assegnata dal Comune all’inedito raggruppamento dei Musei d’arte moderna e contemporanea composto da Macro, Palazzo Braschi e Galleria Comunale d’Arte Moderna. Sul finire del 2014 un altro progetto sembra affacciarsi sulla scena capitolina: il Museo della Metafisica. Chi è costui? Ignazio Marino lo ha presentato come un’idea per portare un grande museo in periferia, “di fronte alla Stazione Teano della nuova Metro C”, in uno spazio ampio, in una mega costruzione in stile un po’ sovietico nella quale trovano spazio istituti scolastici e sede del locale Municipio. Su una parete cieca una grande opera dello street artist Agostino Iacurci che evidentemente qualche mese fa aveva previsto l’arrivo dell’arte in questo luogo.
“Ci saranno 500 opere di Giorgio de Chirico”, ha annunciato il sindaco indicando questo progetto a margine del bilancio 2015 della città. E subito vengono alla mente le 500 opere che costituiscono la dotazione della Fondazione Giorgio e Isa de Chirico che ha sede, con la sua Casa Museo, in Piazza di Spagna e che dunque, secondo la visione del primo cittadino, dovrebbe spostarsi in una terra di nessuno di Roma Est, dove Tor Pignattara non è più Tor Pignattara e dove Centocelle non è ancora Centocelle.
Abbiamo parlato del concorso della nuova Città della Scienza e anche della nuova direzione assegnata dal Comune all’inedito raggruppamento dei Musei d’arte moderna e contemporanea composto da Macro, Palazzo Braschi e Galleria Comunale d’Arte Moderna. Sul finire del 2014 un altro progetto sembra affacciarsi sulla scena capitolina: il Museo della Metafisica. Chi è costui? Ignazio Marino lo ha presentato come un’idea per portare un grande museo in periferia, “di fronte alla Stazione Teano della nuova Metro C”, in uno spazio ampio, in una mega costruzione in stile un po’ sovietico nella quale trovano spazio istituti scolastici e sede del locale Municipio. Su una parete cieca una grande opera dello street artist Agostino Iacurci che evidentemente qualche mese fa aveva previsto l’arrivo dell’arte in questo luogo.
“Ci saranno 500 opere di Giorgio de Chirico”, ha annunciato il sindaco indicando questo progetto a margine del bilancio 2015 della città. E subito vengono alla mente le 500 opere che costituiscono la dotazione della Fondazione Giorgio e Isa de Chirico che ha sede, con la sua Casa Museo, in Piazza di Spagna e che dunque, secondo la visione del primo cittadino, dovrebbe spostarsi in una terra di nessuno di Roma Est, dove Tor Pignattara non è più Tor Pignattara e dove Centocelle non è ancora Centocelle.
ASSESSORATO? FONDAZIONE DE CHIRICO? NESSUNO SA NULLA DEL PROGETTO
Il mistero è che nessuno ne sa niente. Dall’assessorato giunge un netto no comment sulla vicenda. “Si dovrebbe trattare di uno spazio di proprietà comunale messo a disposizione dall’amministrazione dentro al quale grazie alle opere della Fondazione de Chirico e grazie a fondi privati si dovrebbe creare un museo con potenzialità attrattive in un luogo periferico dove sorge la più grande stazione della metro C in via di apertura”, spiegano fonti vicine all’assessore Marinelli, senza però entrare maggiormente nel dettaglio. I dubbi di un progetto fumoso e per ora campato in aria restano quando si parla con la Fondazione de Chirico: “La Fondazione de Chirico è felice che il Comune di Roma abbia deciso di occuparsi di Giorgio de Chirico; di questo progetto non sapevamo però assolutamente nulla, ci chiediamo solo con quali opere si abbia intenzione di realizzarlo…”, ci risponde Lorenzo Canova, componente del board della Fondazione Giorgio e Isa de Chirico e curatore della mostra “Giorgio de Chirico. Gioco e gioia della Neometafisica”, da poco inaugurata a Campobasso. Insomma un progetto che forse merita qualche dettaglio in più da parte del sindaco Marino…
Il mistero è che nessuno ne sa niente. Dall’assessorato giunge un netto no comment sulla vicenda. “Si dovrebbe trattare di uno spazio di proprietà comunale messo a disposizione dall’amministrazione dentro al quale grazie alle opere della Fondazione de Chirico e grazie a fondi privati si dovrebbe creare un museo con potenzialità attrattive in un luogo periferico dove sorge la più grande stazione della metro C in via di apertura”, spiegano fonti vicine all’assessore Marinelli, senza però entrare maggiormente nel dettaglio. I dubbi di un progetto fumoso e per ora campato in aria restano quando si parla con la Fondazione de Chirico: “La Fondazione de Chirico è felice che il Comune di Roma abbia deciso di occuparsi di Giorgio de Chirico; di questo progetto non sapevamo però assolutamente nulla, ci chiediamo solo con quali opere si abbia intenzione di realizzarlo…”, ci risponde Lorenzo Canova, componente del board della Fondazione Giorgio e Isa de Chirico e curatore della mostra “Giorgio de Chirico. Gioco e gioia della Neometafisica”, da poco inaugurata a Campobasso. Insomma un progetto che forse merita qualche dettaglio in più da parte del sindaco Marino…
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