giovedì 1 gennaio 2015

scongiuro contro un futuro razzismo

Scongiuro contro il nazismo futuro

by Citta invisibile
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Foto tratta da azcentral.com

"Rime di rabbia. Cinquanta invettive per le rabbie di tutti i giorni", da poco ristampato da Salani, è un libro bellissimo (con le illustrazioni di Giulia Orecchia) di Bruno Tognolini, poeta e scrittore. Il libro - che ha vinto il premio speciale della giuria del XXX Premio Andersen, uno dei più prestigiosi riconoscimenti italiani attribuiti ai libri per ragazzi, ai loro autori, a illustratori ed editori - raccoglie poesie furiose, amare, spassose, da leggere per ribellarsi, per ridere, per consolarsi, per cominciare a guardare il mondo con occhi diversi. Le sue poesie sono prima di tutto un grido contro tutto coloro che ogni giorno, in molti modi, devastano il mondo e alimentano il dominio del profitto. Scrive Tognolini: "Speriamo che la rabbia dei bambini non ci presenti un conto troppo duro".

di Bruno Tognolini
ULTIMA RIMA. PER I GRANDI
SCONGIURO CONTRO IL NAZISMO FUTURO
Gli abbiamo detto che la rabbia non è bene
Bisogna vincerla, bisogna fare pace
Ma che essere cattivi poi conviene
Più si grida, più si offende e più si piace
Gli abbiamo detto che bisogna andare a scuola
E che la scuola com'è non serve a niente
Gli abbiamo detto che la legge è una sola
Ma che le scappatoie sono tante
Gli abbiamo detto che tutto è intorno a loro
La vita è adesso, basta allungar la mano
Gli abbiamo detto che non c'è più lavoro
E quella mano la allungheranno invano
Gli abbiamo detto che se hai un capo griffato
Puoi baciare maschi e femmine a piacere
Gli abbiamo detto che se non sei sposato
Ci son diritti di cui non puoi godere
Gli abbiamo detto che l'aria è avvelenata
Perché tutti vanno in macchina al lavoro
Ma che la società sarà salvata
Se compreranno macchine anche loro
Gli abbiamo detto tutto, hanno capito tutto
Che il nostro mondo è splendido
Che il loro mondo è brutto
Bene: non c’è bisogno di indovini
Per sapere che arriverà il futuro
Speriamo che la rabbia dei bambini
Non ci presenti un conto troppo duro

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