Come ridurre i costi e fare bene al pianeta: la storia dei Fairmont Hotels
25 febbraio 2015
Molti pensano che ridurre gli sprechi o adottare una strategia green in hotel comporti investimenti e costi difficili da sostenere. È vero, seguire una filosofia ecosostenibile comporta anche degli investimenti.
Ma quello che la maggior parte degli albergatori non sa è che ridurre i consumi porta anche notevoli benefici dal punto di vista economico. La catena di hotel di lusso Fairmont Hotels ha appena dichiarato di aver ridotto drasticamente le emissioni di CO2, risparmiando allo stesso tempo decine di migliaia di dollari.
Con questi risultati Fairmont entra definitivamente a far parte di quegli hotel innovativi che applicano attivamente il Marketing 3.0 di cui abbiamo parlato qualche settimana fa: incentrare la propria mission non più solo sulla soddisfazione del cliente, ma anche su una concreta azione per migliorare il mondo.
Risparmio energetico e risparmio economico si allineano
I Fairmont Hotels hanno scelto di aderire al cosiddetto World Wildlife Found Climate Savers Program, riuscendo nell’intento di ridurre del 20% le emissioni di CO2 rispetto al 2006 grazie a una serie di pratiche di risparmio energetico.
Si tratta del primo hotel della sua categoria ad aver raggiunto questo primato, spiega la nota ufficiale, allineandosi alle grandi aziende Top 500 di Fortune che stanno applicando le stesse strategie, come Coca Cola e Johnson e Johnson.
Che la Fairmont abbia scelto consapevolmente di integrare queste strategie nella propria mission lo dichiara apertamente: “Secondo le Nazioni Unite le emissioni generate direttamente dal settore turistico rappresentano oggi il 5% delle emissioni di CO2 globali, ma forse di più. – Spiega Jane Mackie, vice presidente della catena – Quando ci siamo uniti al Programma del WWF il nostro scopo era di intervenire su questa problematica come parte del nostro impegno a lungo termine.”
Questa non è la prima sfida che Fairmont sostiene poiché è stato il primo caso che ha realizzato un documento di best practices diventato esempio per tutto il settore, il Fairmont Sustainability Partnership.
Ogni hotel appartenente al gruppo si deve impegnare con azioni concrete alla riduzione degli sprechi, sia con investimenti strutturali che con nuove modalità di intendere il lavoro di tutti i giorni. I casi in cui il risparmio energetico ha combaciato con quello economico sono diversi:
- AlFairmontLeMontreux Palaceè stato installato un sistema di pompaggio di acquadal Lago di Ginevrache permette un risparmio di oltre il 60% del consumo annuo di energia elettrica rispetto ad un impianto di condizionamento d’aria standard (340’000 kWh /anno).
- Il Savoy di Londra ha investito in un sistema di compressione centralizzato per tutti i frigoriferi e i congelatori che permette di risparmiare energia e circa 38.500 sterline all’anno.
- Il Fairmont Orchid alle Hawaiiriscalda la piscina utilizzando il calore di scarto da un sistema di raffreddamento a costo zero. Usare un sistema di riscaldamento tradizionale (come il propano) sarebbe costato più di 000 dollari all’anno.
Piccole cose che fanno la differenza
Gli esempi riportati testimoniano che fare investimenti green può far risparmiare ben oltre ciò che si è speso per introdurre pratiche ecosostenibili.
Ma i Fairmonts Hotels si distinguono anche per i piccoli dettagli eco che fanno la differenza. Visitando le pagine di ogni hotel si possono trovare interessantissimi spunti e idee originali per diventare un hotel green e differenziarsi dalla massa.
Un esempio è quello del Fairmont Kea Lani, un resort di lusso dell’isola di Maui che ha messo in campo più di 50 iniziative ecosostenibili – tanto più importanti quanto il fatto che l’hotel si trova su un’isola dove il mare e l’ambiente hanno ancor più necessità di essere preservati:
- Sistema di purificazione dell’acqua servita solo in caraffe di vetro, in modo da ridurre i rifiuti e l’energia necessaria al trasporto di bottiglie di plastica da/per la terraferma
- Tutti gli scarti riciclabili vengono donati a un’organizzazione no profit locale che raccoglie e riutilizza questi materiali per ottenere fondi da destinare alla formazione
- Sistema di termostati che si spengono in automatico quando gli ospiti escono dalla camera
- Bicchieri e altri prodotti usa e getta di plastica sono stati sostituibili con prodotti completamente biodegradabili nel giro di 60 giorni, come l’amido di mais, il cartone riciclato e la canna da zucchero
- Si usa il salgemma per pulire le piscine al posto del cloro: ottimo per l’ambiente e più piacevole per gli ospiti
- L’hotel vende articoli eco-sostenibili dove persino i cartellini sono riciclabili, fatti in cartone e contenenti semi di fiori e piante che, una volta piantati e innaffiati, germogliano davvero
- Tutti i rifiuti organici non vengono gettati via ma donati a agricoltori e allevatori di maiali locali che li riutilizzano per gli animali o i terreni
- L’olio utilizzato viene conservato e affidato a una azienda perché venga trasformato in biocarburante
Come vedete ci sono davvero un’infinità di cose che l’hotel può fare per ridurre le emissioni e allo stesso tempo risparmiare sulle bollette o le tasse per i rifiuti. Prendete nota, perché in futuro anche voi potreste decidere di convertirvi alla politica green.
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