venerdì 22 maggio 2015
ANTEPRIMA:IL MANIFESTO DELLA COALIZIONE SOCIALE DI LANDINI (da Huffington Post)
Per la coalizione sociale
Associazioni, movimenti, sindacati, donne e uomini che in questi anni si sono battuti contro le
moltecipli forme d'ingiustizia, di discriminazione e di progressivo deterioramento dei diritti,
decidono oggi di promuovere un cammino comune. In una società fondata sull'individualismo e
sulla competizione tra le persone è necessario unirsi, fare rete, coalizzarsi. Dopo anni di crisi
economica, sociale e ambientale, di politiche di austerità, sappiamo che nulla può tornare a essere
come prima, ma proprio per questo pensiamo sia possibile immaginare un futuro di solidarietà e
giustizia. Consapevoli che nessuno di noi può farcela da solo a cambiare il corso degli eventi, che
per evitare scelte individualistiche o corporative sia necessario unire le forze e l'impegno.
In questi anni le politiche europee e dei governi nazionali hanno liberalizzato il mercato del lavoro,
ridotto gli spazi di cittadinanza, privatizzato la formazione, la sanità, i beni comuni e i servizi
pubblici, avvelenato città e territori, impedito ogni politica industriale, ogni valorizzazione della
conoscenza per tutti. Con l'obiettivo dichiarato di uscire dalla crisi. Così non è stato: il lavoro
manca o è sempre più precario e povero, anche il lavoro autonomo e le professioni soffrono
profondamente gli effetti della crisi, mentre quelle politiche hanno indebolito la democrazia,
affidando a organismi tecnocratici il governo della vita concreta delle persone, dei loro bisogni e
speranze. In Europa e in ogni suo singolo paese ricchezza e potere sono sempre più concentrati
nelle mani di pochi e aumenta il numero di coloro che sono spinti sotto la soglia della povertà. La
corruzione e l'economia illegale sono ormai parti costitutive di un modello di società in cui le
persone e l'ambiente sono sempre più una variabile del mercato, saccheggiando le risorse del
pianeta e modificandone il clima.
Ciascuno di noi, in questi anni, in associazione o da solo, ha fatto i conti con tutto questo, provando
a difendere i diritti che altri prima di noi avevano conquistato e che consideravamo storicamente
acquisiti e i principi della nostra Costituzione, mai pienamente applicata e oggi progressivamente
stravolta. E' arrivato il momento di rivitalizzare la partecipazione alla vita pubblica sulla base di
alcuni fondamentali valori e obiettivi.
Il lavoro non è una merce ma un diritto per tutti, base di un'esistenza libera e dignitosa; l'ambiente e
i beni comuni vanno tutelati, come patrimonio collettivo non privatizzabile, anche attraverso
percorsi di rigenerazione urbana e sviluppo locale, fonti di uno sviluppo e di un sistema energetico
diversi per migliorare la qualità della vita di ciascuno; il diritto alla salute, all'istruzione, alla
cultura, alla casa, alla pensione e all'assistenza devono essere assicurati a tutti da un sistema
pubblico ed efficiente per costruire l'uguaglianza nella cittadinanza anche attraverso un fisco più
equo e coerente con i principi costituzionali; per ridurre le disuguaglianze va garantito un reddito
che metta le persone al riparo dalla povertà; il superamento del divario Nord-Sud è un obiettivo
irrinunciabile di un paese più giusto; i diritti dei migranti, dei rifigiati e delle minoranze vanno
tutelati promuovendo diritti di cittadinanza uguali per tutti; le mafie, le economie criminali, la
corruzione vanno combattute con leggi adeguate, con la confisca e l'uso sociale dei beni, con
politiche che trasformino la società della diseguaglianza e dei privilegi in società dei diritti e delle
opportunità; la scuola va rimessa al centro dell'attenzione politica e ripensata, oltre che nei saperi,
nella sua funzione formativa; la Costituzione va applicata per renderla davvero operativa; è
necessario che l'Italia si adegui alle più avanzate legislazioni europee riformando il codice penale e
abolendo i maltrattamenti inumani nelle carceri; l’Europa va sottratta alle logiche tecnocratiche che
con il ricatto del debito impongono politiche d'austerità e riportata al senso di solidarietà, di
collaborazione, di pacifica e rispettosa convivenza tra i popoli, nel ripudio della guerra e di ogni
forma di xenofobia e razzismo, nella condivisione di opportunità e di comune crescita culturale. La
risposta alla crisi climatica può diventare il volano di un nuovo modello di sviluppo liberato dalla
dipendenza delle fonti fossili, dal saccheggio del pianeta e che comprenda la conversione dal
modello agroindustriale a produzioni agroecologiche.
A partire da questi obiettivi proponiamo alle associazioni, ai movimenti, ai sindacati, ai singoli
cittadini di mettere in comune esperienze di azione, volontariato, mutualismo, competenze,
intelligenze per affrontare in modo solidale nei luoghi di vita e lavoro un cammino che con la
partecipazione e il protagonismo delle persone conquisti giustizia e dignità: la coalizione sociale,
con l'obiettivo di riunificare e ricostruire i diritti di cittadinanza delle donne e degli uomini nel
lavoro e nella vita, di ricucire lo strappo che si è creato nel tessuto sociale e quindi di rafforzare la
democrazia.
Non lasciare nessuno da solo è la prima ragione che ci porta a intraprendere questo percorso per
cambiare il paese e l'Europa, formulare proposte e batterci per un'alternativa concreta alle divisoni e
alle solitudini in cui ogni persona rischia di essere abbandonata. Vogliamo dimostrare – come ha
compreso il movimento delle donne - che si può far politica attraverso un agire condiviso tra
soggetti diversi, rimotivare le persone a occuparsi dell'interesse generale nello spazio pubblico - al
di fuori e non in competizione rispetto a partiti, organizzazioni politiche o cartelli elettorali –
realizzando un modello d'impegno che si manifesti e qualifichi a partire dai territori, dai luoghi di
lavoro e si caratterizzi per il fatto che ciascuno di noi offrirà il contributo delle proprie migliori
pratiche e dei propri saperi e sulla base di tali principi in reciproca autonomia aderirà alle campagne
per obiettivi comuni che insieme decideremo di avviare
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