NATURALE DISAMINA DI UN TERRITORIO!
La
Regione Liguria, geograficamente posizionata da Levante a Ponente in
una lingua di terra costretta fra le Colline in direzione nord-est o
nord-ovest, a seconda dei 4 Capoluoghi in cui è suddivisa, ed il
prospicente Mare che bagna le sue coste e di conseguenza rende mite
il suo clima nella Stagione invernale, occorre ammettere come negli
ultimi decenni forse anche in considerazione dei cambiamenti
climatici causati dall'Inquinamento Ambientale, ma certo non soltanto
da questo e, nonostante nel lontano 1970 si sia verificata una
gravissima Alluvione che ha interessato in particolare la Città di
Genova e zone limitrofe, ben poco di concreto è stato fatto per
la salvaguardia della Natura e del Territorio!!
Tralascio
momentaneamente quanto sancito con la Legge Regionale sui Parchi nel
1995, riservandomi di commentarla in seguito.
La
sorte stabilisce io abbia a nascere nel 1945 in un paesino di
campagna ai piedi del Monte Figogna. Ovviamente cresco in simbiosi
con il nonno paterno Giacomo, contadino da sempre ed in aggiunta
Operaio fonditore, mai andato a Scuola peraltro di una praticità e
saggezza infinita, parla soltanto in Genovese e, la sua massima
primaria è :”u tàntu stùdià u l'è fìgìu dù pocu sàvèi “,
andatevela a spendere!
Rimanendo
al suo fianco imparo tutte le cose necessarie a sopravvivere, specie
a coltivare tutti i generi di ortaggi. All'epoca di cui parlo, anni
50, nelle case sia per far funzionare il fornello detto “ ronfò “
sia per la stufa utile a scaldarsi, occorreva la legna e, noi non
avevamo ne i mezzi per acquistarla, ne le proprietà dove andarla
eventualmente a prelevare. Il nonno, era persona molto conosciuta e
stimata per la sua onestà e, soprattutto per le sue capacità di
lavoro quindi, i proprietari dei terreni boschivi situati lungo i
pendii del Monte Figogna, quasi si contendevano i favori del nonno.
Assieme, giorno dopo giorno, ci recavamo nei boschi e, per prima cosa
assiema a lui provvedevamo a rimuovere tutto il fogliame secco e le
erbacce, che provvedevamo ad accumulare facendo piccolo mucchi
suddivisi in radure ove vi era la terra e, un poco alla volta il
nonno provvedeva a darvi fuoco, mentre io controllavo che nulla
accadesse, lui iniziava a raccogliere i rami secchi caduti per cause
diverse e li radunava in fascine. Con i rami più piccoli
confezionava un specie di scopa che chiamava “ spaggia “ e, con
questa partendo dall'alto completava la pulizia del tratto di bosco
che avevamo pulito. Quindi prendeva la zappa e provvedeva ad una
accurata pulizia dei canali di scolo naturali dove, quando pioveva
l'acqua si incanalava verso la Vallata sottostante.
Nel
frattempo si stava facendo sera quindi, il nonno mi faceva il pagetto
con il sacco di Juta e mi metteva in spalla la mia fascina di legna
e, così faceva per se stesso.
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Questo
tipo di lavoro, nella stagione autunnale lo ripetevamo per almeno 15
- 20 giorni, in quanto l'inverno era stagione lunga e la nostra casa
molto fredda, praticamente con quel sistema certo arcaico, in quanto
gli attrezzi usati a ben vedere erano, un paio di falcetti, 2
roncole, 1 picozza, 1 zappa, ed una scopa artigianale costruita di
volta in volta sul posto con l'ausilio di un poco di spago e, qualche
zolfanello, ma nonostante questo ripulivamo i boschi che contornavano
uno dei Monti più alti della Valpolcevera, ed il Rio Polcevera che
scorre da sempre nella parte sottostante di tale Monte, in allora mai
e ripeto mai, aveva accennato ad esondare. Se mi è concesso dirò di
più, in quegli anni, risultava assai piacevole recarsi lungo i
sentieri o all'interno dei boschi stessi a camminare dove, nelle
giuste stagioni sullo strato di morbido Muschio che ricopriva il
terreno, era facile trovare squisite Fragoline di bosco, ovvero
Lamponi. Lungo i sentieri, il nonno lasciava crescessero macchie di
Rovi sulle quali si potevano trovare ottime More. Poi nella stagione
dei funghi i cercatori appassionati, non tornavano mai a casa a mani
vuote, il sottobosco pulito, se non altro offriva Colombine,
Galletti, Manine, ecc.
Oggi,
dopo decenni in cui nessuno e ribadisco nessuno, si è più preso
cura di ripulire il sottofondo delle zone boschive che ricoprono i
crinali sia dei Monti e sia delle Colline sovrastanti i Torrenti, che
a loro volta nel percorso verso il Mare attraversano sia le Città
minori che i Capoluoghi, in caso di precipitazioni particolarmente
copiose specie nella parte alta dell'atmosfera, queste trovando nei
Boschi uno strato Impermeabile ed Impenetrabile, costituito da
decenni di foglie secche compattatesi nel tempo , precipitano a
valle con tale veemenza ed in quantità tale, da non poter essere
smaltite dalla normale portata costituita dall'alveo del Torrente, il
quale a quel punto non può che esondare con le conseguenze viste più
e più volte.
Questo
in sintesi quanto avvenuto nel 1970 a Genova, aggravato in parte
dalla mareggiata in atto. Io c'ero e l'ho vissuta tutta per intero
quella vicenda, ma la risposta non poteva e soprattutto non doveva
essere la Legge Regionale del 95, una porcheria assurda dove si parla
di Enti, Incarichi, Gestioni, Soldi tanti soldi e, si ignora
assolutamente e totalmente il problema Natura, ancora una volta ci si
era occupati di spartirsi Politicamente una Torta colossale senza
minimamente affrontare il Problema.
Tanto
è vero che in conseguenza di questo, la attuale Giunta ha
cementificato a più non posso anche lungo gli argini dei Torrenti,
sulle Spiagge, facendo ancora una volta Scempio della Natura e del
Territorio della Liguria.
Potrebbe
essere questa la giusta occasione per Denunciare e, se del caso
smascherare eventuali Collusioni con Personaggi in odore di Mafia, o
no!
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3 -
Questo
per quanto attiene gli aspetti meramente burocratico Politici legati
a tutta la vicenda, ma l'aspetto molto più interessante da cui
potrebbero svilupparsi tutta una serie di iniziative utili sia a
creare nuove ed interessanti Attività Lavorative specie per i
Giovani, ed Insediamenti nell'interno del Territorio sfruttando le
innumerevoli Strutture Abitative abbandonate nel tempo dai vecchi
proprietari e, di conseguenza Creare ben organizzati Soggiorni dove
Ospitare gli stessi per periodi di “ collaborazione e pulizia delle
zone boschive “ , in contropartita del soggiorno Gratuito!
I
soldi spesi, risulterebbero molto più proficui ed educativi sotto
ogni profilo, rispetto a quanto avviene oggi, dove questi “
spariscono “ nelle Casse di Enti ed Istituzioni i quali, non si
comprende bene quale uso preciso ne facciano!
Questa
a ben vedere è una delle tante ipotesi possibili, ma il Territorio
delle Colline Liguri è vastissimo e la composizione della
Vegetazione che lo ricopre di conseguenza, non può che essere
variegata e ricchissima quindi, occorre fare una accurata analisi in
tal senso.
L'impiego
delle risorse umane che potrebbe essere fatto in questo ampio
settore, preferirei lasciare fossero esperti nella materia specifica
ad individuarlo, ma nello stesso tempo a me piace porre in evidenza
la mancanza di una necessaria specializzazione per poter trovare
Impiego forse, una buona dose di volontà nel volersi addentrare in
un ambito che a suo tempo ha fornito risorse vitali a coloro i quali
ci hanno preceduto su questa nostra Terra di Liguria, consegnandocela
onestamente molto più Bella e, sicuramente più Verde, di come noi
la consegneremo ai nostri Nipoti!
Renzo
Tassara tassaragiuseppe6@gmail.com
16/06/2015
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