Disaccordo nucleareby Riccardo |
di Chiara Ronga
Il Riesame del Trattato di Non-Proliferazione si è concluso in fallimento dopo quasi tre settimane di conferenza tenutasi dal 27 aprile al 22 maggio, presso la Sede delle Nazioni Unite a New York. Fin dall’entrata in vigore del Trattato nel 1970, ogni cinque anni vi è una Conferenza di Riesame che mira alla realizzazione di un documento finale per l’implementazione delle disposizioni e dei provvedimenti stabiliti dal Trattato affinché sia raggiunto il suo scopo principale: il disarmo totale.
La Conferenza di quest’anno è terminata senza l’adozione di un documento finale a causa di numerose divergenze tra gli Stati firmatari, soprattutto riguardo alla conferenza sulla creazione nel Medio Oriente di una zona libera dalle armi nucleari. Israele, che non è uno Stato firmatario ma che ha partecipato in qualità di osservatore, ha richiesto il consenso per la conferenza sul Medio Oriente accusando Paesi quali l’Egitto di creare problematiche per l’attuazione della Conferenza. Diversi Stati firmatari hanno acconsentito alle proposte formulate da Israele. Nonostante il tema della zona libera nel Medio Oriente sia stata la causa principale del fallimento della Conferenza, sono sorti ulteriori problemi.
La Conferenza si è tenuta, in un momento politicamente difficile, a causa delle tensioni tra gli Stati Uniti e la Russia per le problematiche sulla Crimea. Per di più, la Conferenza ha avuto luogo in un periodo nel quale gli Stati nucleari stanno riducendo i loro arsenali ma non hanno alcun intenzione di eliminarli, tanto da avviare processi di modernizzazione.
In più, la Conferenza ha in realtà minacciato lo status quo di molti Stati. Si è infatti cercato di dare importanza alla missione umanitaria e alle catastrofiche conseguenze dell’utilizzo delle armi nucleari. Tuttavia gli Stati nucleari hanno ribadito l’importanza di possedere queste armi per scopi di deterrenza. Questi Stati sono d’accordo con gli obblighi di non-proliferazione, ma rifiutano di eliminare i propri armamenti. Gli Stati nucleari e i loro sostenitori hanno più volte ribadito durante la Conferenza che programmi per cambiare lo status quo del disarmo nucleare sarebbero una distrazione che apporterebbe soltanto problemi senza risolvere nulla. Questi Stati continuano a definire prematuro qualsiasi piano per procedere all’eliminazione delle armi nucleari.
La Conferenza ha portato alla luce tutte le problematiche della politica internazionale attuale, caratterizzata da forti opposizioni tra gli Stati e fondata sulla protezione della sicurezza nazionale. La Conferenza di Riesame si è conclusa senza raggiungere un accordo tra gli Stati per i motivi già riportati. Gli Stati non nucleari e soprattutto il Sud Africa hanno accusato gli Stati nucleari di star riducendo l’importanza di questo Trattato. Gli Stati Uniti hanno accusato l’Egitto di avere pretese tali da rendete impossibile una conferenza per il Medio Oriente.
Il Riesame non è riuscito a trovare un accordo sul disarmo nucleare e neanche sulla "lacuna legale", cioè proibire l’uso delle armi nucleari con un trattato come si è fatto per le armi biologiche e chimiche. Nonostante la Conferenza si sia conclusa senza produrre un documento finale, tutti gli Stati che vi hanno preso parte hanno riconosciuto l’importanza del TNP e di ciò che grazie ad esso è stato ottenuto per la stabilità e la sicurezza mondiale. Gli Stati hanno ribadito l’importanza dei tre pilastri del Trattato- il disarmo, la non-proliferazione e l’uso pacifico dell’energia nucleare – e hanno affermato l’importanza di rafforzare la sua autorità e la sua efficienza.
L’assenza di un risultato positivo alla Conferenza di Riesame del 2015 non rappresenta un fallimento per l’abolizione delle armi nucleari. Durante la Conferenza è stata formulata una proposta per proibire le armi nucleari a livello legale anche senza il consenso di alcuni Stati. La società civile e diverse organizzazioni internazionali di tutto il mondo - soprattutto quelle che lavorano con la Campagna Internazionale per Abolire le Armi Nucleari - stanno lavorando per presentare la proibizione delle armi nucleari come una vera alternativa. Più di 100 governi si sono impegnati a lavorare per eliminare le armi nucleari e lavorare sulla lacuna legale.
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