Alla
C. A. Commissari Europei
Sig.ra
Margrethe Vestager
Sig.ra
Violeta Bulc
Sig.
Karmenu Vella
Desidero
portare alla Vs. attenzione ciò che i cittadini di Genova subiranno
a causa del progetto, denominato gronda di ponente. Si tratta di
un’opera
costosissima, di dubbia utilità ma devastante per il territorio, per
realizzare la quale occorrerà applicare nuovi aumenti sull'intera
rete (in origine era previsto un rincaro di circa il 15% in dieci
anni).
Quest’opera,
poco incisiva dal punto di vista trasportistico, ma costosissima in
termini economici e ambientali e con un rapporto costi-benefici
pesantemente negativo, come emerso ampiamente dai tecnici esterni
intervenuti al Dibattito Pubblico: Insistere nel volerla realizzare
ad ogni costo significherebbe sottrarre ingenti risorse alle nuove
prospettive future per lo scambio delle merci, come invece richiesto
dal Piano Europeo dei Trasporti, che impone dei traguardi precisi per
la riduzione del traffico merci su gomma; inoltre, con il meccanismo
del finanziamento dell’opera tramite l’allungamento delle attuali
concessioni autostradali, si andrebbe a “congelare” la libera
concorrenza, assicurando agli attuali concessionari, ulteriori
ingenti profitti per gli anni a venire sulle spalle dei cittadini. Si
noti bene che:
Al termine del dibattito pubblico le
riflessioni sviluppate attorno al problema della congestione del nodo
di Genova hanno confermato che “la
gronda
non
è il rimedio ma uno dei possibili rimedi”
– questo ha dichiarato il presidente della Commissione
indipendente, il Professor Luigi Bobbio.
Il
progetto prevede un tratto autostradale a due corsie per senso di
marcia che dovrebbe rappresentare (per lo scrivente si tratta di una
nuova autostrada), il raddoppio dell’esistente A10 nel tratto di
attraversamento del Comune di Genova (dalla Val Polcevera fino
all’abitato di Vesima), in esso è incluso il
potenziamento dell’A7 tra Genova Ovest e Bolzaneto e dell’A12 tra
Genova Est e l’asse Nord–Sud rappresentato dall’A7 stessa.
Questo comporterà parecchi danni all’ambiente, in particolare:
Insufficienza
di misure preventive in considerazione dell'amianto che dovrà essere
smaltito;
dissesto idrogeologico con
ulteriore cementificazione delle colline;
Forte impatto sulle sorgenti con il
conseguente prosciugamento;
Saranno
scavati 50 km di gallerie in montagne, contenenti rocce amiantifere,
mentre a Genova - Bolzaneto verrà creato un cantiere per la
raccolta e lo smistamento di tutte le terre compreso l'amianto
proveniente da questi scavi, questo impianto industriale resterà in
loco per 10 anni, nel
progetto viene previsto il tombamento di alcuni rivi e
uno slurrydotto, lungo sei chilometri e mezzo e largo tre metri e
mezzo, poggerà su 540 piloni e correrà proprio dentro l'alveo del
torrente Polcevera, a tre metri dalla sponda destra, per portare a
mare il materiale di scavo che, secondo il parere degli stessi
ingegneri, potrebbe essere amiantifero, cioè potrebbe contenere
amianto. In caso di piena del Polcevera potrebbe portarsi via i
piloni, spargendo amianto ovunque, oppure questi pali potrebbero
fungere da tappo, con le conseguenze che tutti possiamo immaginare;
Studio
costi benefici mai presentati (l'opera che sarà il più grande scavo
al mondo non si ripagherà nemmeno in 1000 anni);
Un
viadotto passerà sopra il mercato
ortofrutticolo, con conseguente inquinamento delle merci;
Dal
Comune di Genova era stato aperto un osservatorio locale, che aveva
lo scopo di monitorare l’avanzamento
dell’intervento e offrire massima trasparenza alla cittadinanza, si
è riunito pochissime volte e non ha prodotto documenti e
informazioni utili;
Il
tratto Genova Voltri - Genova Aeroporto, una volta ultimata la
gronda, sarà declassato (ciò
in aperto contrasto con quanto più volte scritto e ribadito da
Autostrade nel corso dell’iter di approvazione dell’opera), mi
chiedo chi eseguirà i lavori di adeguamento e di manutenzione della
nuova “tangenziale urbana”, Regione, Comune, oppure la Soc.
Autostrade?
Questo
declassamento contrasta inoltre con le direttive Europee, pertanto
sarebbe opportuno garantire il rispetto della normativa dell’UE;
A
oggi nessuno
è stato in grado di chiarire i costi dell’opera, si è partiti da
3,2 mld €, per passare a 4,2 mld €, mentre di recente il Ministro
Delrio, ha dichiarato che siamo arrivati a 4,8 mld.;
Espropri
per gli interferiti della gronda di ponente, i quali
hanno ricevuto una raccomandata, dove li invitano a recarsi nello
studio di un Notaio di Genova, per accettare il benefit, poiché, a
oggi la Soc. Autostrade non ha ancora presentato il progetto
esecutivo (documento
di vitale importanza), a mio modesto parere, tutto ciò
viene fatto anche in "in
violazione" alla normativa,DPR 8 giugno 2001, n. 327, Testo
unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di
espropriazione per pubblica utilità.
Grato
per una cortese risposta, ringrazio e porgo deferenti ossequi.
Angelo
Spanò - coordinatore metropolitano dei Verdi
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