martedì 16 settembre 2014

BASTA PROIBIZIONISMO

E basta col proibizionismo sulle droghe!

Pubblicato: Aggiornato: 
MARIA
E le forze dell'ordine che pattugliano, fermano, arrestano, multano, malmenano, sequestrano, confiscano, tallonano, s'infiltrano un po' dappertutto.
E la militarizzazione della frontiere, dei porti, degli aeroporti, di valichi, quartieri poveri e piazze storiche.
E i procuratori che incriminano, gli avvocati che difendono e i giudici che non sanno da che parte piazzare su scaffali e scrivanie i dossier aperti da anni.
E il governo, le regioni e i comuni che fanno "prevenzione" per strada, sui muri e su internet, ma il consumo aumenta.
E gli spacciatori nelle scuole, negli ospedali e nelle carceri.
E i servizi per i tossicomani che son invasi o van deserti, e il metadone a scalare, a mentenimento a comporre altre abitudini.
E i medici con le mani nei capelli.
E la riduzione del danno delle droghe che non è la riduzione dei danni del proibizionismo.
E le comunità oneste che aiutano, quelle disoneste che se ne approfittano, quelle che schiaffeggiano, quelle che sbeffeggiano quelle che intonano canti e lodi.
E gli operatori di strada abbandonati a se stessi, che rischiano la vita o si sostituiscono allo Stato.
E le mafie che s'arricchiscono, ammazzano, s'arricchiscono, rapiscono, s'arricchiscono, sfruttano, picchiano, si vendicano e s'arricchiscono, e corrompono.
E la politica che s'arricchisce, moralizza ma fa il contrario, accresce il consenso, lancia anatemi e consuma privatamente, fa ma non dice.
E i media che dimenticano, sensazionalizzano, epurano, mistificano, lanciano allarmi, lanciano appelli invitano preti, rapper e Giovanardi, esperti di mezzo mondo ma escludono sempre solo e comunque i Radicali.
E Giovanardi che dice ancora più no del Papa.
E Renzi che non dice nulla.
E il Ministero della Difesa che si fa imprenditore.
E l'Unione europea che dice per carità.
E l'ONU che dice giammai.
E la Global Commission che dice vergogna!
E gli africani che lanciano l'allarme narcotraffico.
E i cartelli messicani che fan stragi.
E quelli colombiani che continuano imperterriti.
E la Coca che non è cocaina.
E l'oppio afgano che finanzia i Talebani.
E la cannabis che è una medicina ma i medici non lo sanno.
quelli che lo sanno nicchiano, come certi farmacisti.
E gli scienziati che non posson far ricerche né in Italia né altrove.
E sei milioni d'italiani fuman spesso marijuana.
E altri quattro usan le altre droghe.
E in Italia c'è il policonsumo che mischia sostanze tossiche illegali con quelle legali.
E di marijuana non è mai morto nessuno.
E le overdosi non fanno più notizia.
E lo skunk brucia il cervello, ma non c'è una vittima che sia una.
E il PIL che deve includere anche il commercio di droga.
E l'impossibilità di stimare il volume d'affari legato agli stupefacenti.
E la difficoltà a capire quanto costi il la prevenzione, il controllo e la punizione della produzione, consumo e commercio delle sostanze proibite.
E che palle!
Già, che palle. È oltre mezzo secolo che andiamo avanti con tutto quanto sopra senza che nulla sia cambiato. Forse è arrivato il momento di cambiar verso "anche" qui. Son riforme a costo zero, anzi che ci farebbero risparmiare cifre incredibili, eppure nulla. Nulla, nulla, nulla...
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1 di 23 
 
AP

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