Terza assemblea regionale L’Altra Liguria 18 ottobre 2014
La riunione del 18 Ottobre è aperta da Simonetta Astigiano, che fa un breve riassunto sulle precedenti
riunioni, avvenute rispettivamente il 6 e il 26 Settembre, e sottolinea l'idea di voler creare una lista alternativa
al centro-sinistra; inoltre ricorda la bozza di programma, integrabile e modificabile.
Primo punto all’OdG: approvazione dell'Appello per un'Altra Liguria di cui si da lettura. Si passa quindi alla
discussione in assemblea plenaria.
Luigi Fasce propone di usare la parola economia al posto di sviluppo
Norma Bertullaccelli segnala l’errore nella scrittura del termine nonviolenza che è una parola unica e chiede
aggiungere, nel secondo capoverso della seconda pagina, la frase "che continua a lottare contro la guerra"
Danilo Bruno, appartenente al gruppo dei Verdi, esordisce manifestando il suo disappunto su varie parti
dell'appello, propone di togliere la frase iniziale di Alexis Tsipras, di aggiungere il nome dei Verdi, di scrivere
che diciamo no alla vivisezione e si al rispetto della legge sulla caccia.
Sergio Dalmasso ritiene che vada inserito un maggiore riferimento contro l'indecoroso governo e quelli
precedenti.
Simonetta è contraria ad aggiungere accenni sulla contrarietà alla vivisezione
Walter Martino sostiene la sua contrarietà a far firmare tutte le associazioni con il loro nome perché tutti i
soggetti che partecipano a questo percorso mettono insieme idee per confluire in questa associazione
Marina Sartorio afferma che l'appello non va riscritto e vuole che ognuno si firmi come singolo
Andrea Podestà considera l'appello un buon lavoro, aperto e ben presentato
Claudia Petrucci asserisce l'importanza di questo progetto e di questo documento, dal momento che può
dare risposta a molte persone disorientate e rappresentare un barlume di speranza
Federico Valerio approva tutte le piccole modifiche esposte dagli altri compagni ma è favorevole a lasciare la
frase di Tsipras
Luigi Fasce è convinto che debba firmare come l'Altra Liguria visto che siamo "una tessera di una realtà
nazionale"
Danilo Zannoni ricorda che l'appello è di questa associazione, con la speranza che aderiscano diversi partiti
e associazioni; inoltre, si dichiara favorevole al rispetto della legge sulla caccia
Anton Chiossone sostiene di rispettare il processo a cui abbiamo dato vita, costruendo un percorso
territoriale e quindi dobbiamo firmare l'appello come Altra Liguria e lasciare qualche giorno di tempo per le
adesioni
Adele Paggiola chiede se questo documento sia stato condiviso in tutta la Regione, sottolineandone
l'importanza
Piergiorgio Pavarino, appartenente al gruppo del ponente savonese, ritiene che debba essere possibile
firmare l’appello sia come singoli aderenti che come organizzazioni.
Lucio Padovani è favorevole all'idea di firmare come Altra Liguria perché la firma dei singoli contrasta con il
percorso, l'associazione deve essere il punto di aggregazione e questo è un fattore da chiarire
Giorgio Boratto è d'accordo con Lucio sulla firma come associazione, vista come l'insieme di tutti gli iscritti e
poi propone l'aggiunta, al secondo capoverso della prima pagina, la frase "modello alternativo ai governi
precedenti"
Gianni Russotto non considera l'appello come un voler catturare dei nuovi iscritti; favorevole a firmare come
associazione e contrario a mettere i nomi
Bruno Demartinis è d'accordo con Dalmasso, l'appello è buono ma necessita di una maggiore criticità verso i
governi precedenti e, dobbiamo presentarci tassativamente come alternativa al PD e al centro-sinistra
Patrizia Poselli chiede che la frase di Tsipras sia mantenuta.
Danilo Bruno non è spaventato dal firmare l'appello che, con le modifiche apportate può essere condivisibile;
non vuole la frase di Tsipras perché così rappresenteremmo gli "ultimi rimasti"
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