lunedì 27 ottobre 2014

CHI E' IL NUOVO SINDACO DI REGGIO CALABRIA?

Giuseppe Falcomatà sindaco di Reggio Calabria, il renziano vince le elezioni comunali (TWEET)

Pubblicato: Aggiornato: 
Da Falcomatà a Falcomatà. Da primavera a primavera. E Matteo Renzi chiama Giuseppe Falcomatà che a Reggio Calabria ha stravinto sbaragliando tutti e cancellando i grillini. Ma soprattutto nasce la prima coppia bersanian-renziana nel laboratorio Calabria, in vista delle elezioni regionali di novembre. Mario Oliverio, ex socialista diventato bersaniano/cuperliano, ha vinto le primarie ed è candidato a governatore calabrese. Falcomatà, renziano doc e figlio del sindaco mito degli anni '90, ha fatto raggiungere al centrosinistra percentuali bulgaro-reggine (più del 60%) mai viste prima in questa città considerata da sempre di destra (è la famosa città dei moti del 1970 guidati da Ciccio Franco) ma che - come dicono i reggini - si schiera sempre con chi vince o è dato per vincente a livello nazionale.
Uno dei primi a gioire per Giuseppe - in città lo chiamano tutti Peppe ed è un ragazzo di buona famiglia, molto ben voluto, apprezzato a livello trasversale come dimostrano i voti che ha ricevuto - è stato naturalmente Matteo Renzi. Il quale più volte in questi mesi ha mostrato una vicinanza naturale con il giovane renziano doc di Calabria e lo dimostrano due selfie scattati insieme il 14 agosto scorso, quando il premier visitò Reggio Calabria. Il primo ritrae il segretario Pd e Falcomatà. Nel secondo c'è anche Gianluca Callipo, lo sfidante di Oliverio. A quest’ultimo Renzi, quella volta, riservò solo una stretta di mano. Ma adesso, nella corsa alla conquista delle Regione, tutto cambia.
Anche dal Nazareno piovano telefonate di complimenti al giovane Peppe. Da Lorenzo Guerini a tutti gli altri l'entusiasmo è alle stelle. Dice il vicesegretario: "Il successo di Reggio Calabria rappresenta un buon viatico per le elezioni regionali di novembre". E naturalmente non poteva mancare la telefonata del candidato governatore. Falcomatà e Oliverio sono infatti la strana coppia. Il giovane e il veterano, il renziano e il non renziano, potrebbe essere la prova che i due Pd, il vecchio e il nuovo, possono stare insieme e in hoc signo vinces. Per ora hanno vinto il brand Falcomatà, il ricambio generazionale, la voglia di rinnovamento e la nostalgia - da tradurre in novità - per la stagione del riscatto civile rappresentato negli anni Novanta dal padre di Peppe il quale scomparve prematuramente nel 2001 per colpa di una leucemia al suo terzo mandato da sindaco. Il padre viene ricordato come il sindaco che sbloccò i fondi del “Decreto Reggio”, che da anni si attendevano per il risanamento e lo sviluppo della città dello Stretto. A Italo Falcomatà è stato dedicato il Lungomare della città da lui realizzato.
Falcomatà junior non viene descritto dai suoi concittadini come un uomo di rottura, come una sorta di Renato Accorinti (il sindaco scalzo di Messina) dell'altra parte dello Stretto. È un uomo più di sistema. Infatti già fioccano i primi interrogativi: "Di chi si circonderà il nuovo Sindaco? Sceglierà le persone giuste?". Falcomatà è uomo di dialogo e di costruzione, uno che sa quali sono i poteri in campo e come muoversi nel quadro che la città presenta. Intanto a palazzo Chigi viene descritto come il pioniere del partito acchiappa tutto, come una sorte di avanguardia del Pd a vocazione maggioritaria, antesignano - sia pure in una realtà parziale - di ciò che i democrat potranno essere alle Regionali calabresi, alle Regionali negli altri territori italiani e poi alle politiche, quando ci saranno.
Avvocato, esperto di pubblica amministrazione, ha conseguito il master Pio La Torre sulla confisca dei beni ai mafiosi, tocca a Falcomatà far risorgere di nuovo, come fece il padre, la città dello Stretto, dopo due anni di commissariamento dell’amministrazione comunale per infiltrazioni mafiose. Si tratta del primo capoluogo in Italia ad essere commissariato per mafia, senza considerare che anche la Regione è stata sciolta dopo lo "scandalo Scopelliti" che fu, tra l'altro, il sindaco che successe a Falcomatà padre. Da allora, dal 2002 fino ad oggi, Reggio Calabria ha avuto solo sindaci di destra. "Non abbiamo firmato cambiali con nessuno, se non con gli elettori. Non abbiamo ne' padrini ne' padroni cui rispondere. Seguirò nella buona amministrazione l'esempio di mio padre, che appartiene alla storia della città. Ha dato un segno positivo, di trasparenza ed efficenza. E' chiaro che il faro politico deve essere quell’esempio", ha detto Falcomatà, che è fidanzato e deve sposarsi a giugno. In una città piena di giovani, che sta in una Regione, la Calabria, con il più alto tasso di giovani, questi ultimi hanno votato in massa per lui.
Ha vinto il Pd ma ha vinto anche tutto ciò che sta intorno al Pd e che in questa circostanza si è rivolto verso i democratici ma soprattutto ha scelto un volto nuovo e pulito. Oltretutto Reggio Calabria è una città metropolita e Peppe ha tutta una rete di sindaci amici con cui promette di fare sistema. Il trampolino di lancio della conquista della Regione insomma è pronto, ma poi si vedrà.

Nessun commento:

Posta un commento