La primavera arriva sempre più in anticipo
Il riscaldamento globale non è solo un fatto di temperature, ma di periodi che cambiano. Che le stagioni non siano più quelle di una volta non lo dice soltanto un adagio popolare, ma lo dimostra un recente studio condotto sui boschi umidi d’Europa. Secondo questa ricerca negli ultimi 30 anni la nascita del fogliame ha anticipato di una media di 3,4 giorni per ogni grado di aumento della temperatura.
Un gruppo di ricercatori di vari paesi, fra cui la Spagna, hanno studiato i boschi continentali d’Europa analizzando i dati relativi ai germogli di sette grandi specie arboree localizzate in 1245 Paesi.
Le loro analisi si sono appoggiate a dati raccolti dal 1980 dal Progetto Fenologico Europeo che registra i fenomeni biologici periodici relativi al tempo. Ne è venuto fuori che le foglie anticipano sempre di più la loro nascita.
Dal 1980 faggi, querce e frassini hanno anticipato mediamente di 3,4 giorni la loro nascita per ogni grado di temperatura media in più.
Secondo la ricerca pubblicata su Nature, fra il 1980 e il 1994 l’uscita delle foglie è stata anticipata mediamente di 4 giorni per ogni grado in più, mentre a partire dal 1999 la media della germogliazione è scesa a 2,3 giorni per grado, con una riduzione del 40%.
Ora i ricercatori credono che si debba estendere lo studio ad altre zone del mondo, come Asia e Nord America che si trovano alla stessa latitudine.
Via | Nature
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