Ortaggi bio su un sandolo a Venezia
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di Paolo Cacciari*
Marco e Davide hanno cominciato quattro anni fa a fare consegne con le loro biciclette per pagarsi gli studi e per il gusto di sfidare le automobili nella città della Fiat. Pony Zero nasce così (
www.ponyzero.com). Poi, i due ragazzi al Politecnico di Torino si sono inventati un
software collegato al Gps che riesce a combinare percorsi stradali, tracciabilità dei plichi spediti, registro consegne, tariffe.
Zero emissioni e zero cartacce, tutte le procedure avvengono su supporti elettronici. Tradizione più tecnologia. Fascino dei
bike messanger newyorkesi e capacità manageriali. Rispetto per l’ambiente ed efficienza. Il progetto è piaciuto a chi gestisce i finanziamenti regionali per le
start-up innovative e oggi la loro
compagnia di amici in bici è diventata una società di successo che
organizza consegne, oltre che a Torino, a Milano, Bologna, Firenze e Genova. Occupa diciotto persone con contratti di lavoro a tempo indeterminato e altre trenta con contratti flessibili che vengono selezionate soprattutto tra studenti universitari.
“Scegli il lavoro che ami – è lo slogan che Pony Zero ha preso in prestito da una massima di Confucio – e non lavorerai mai, neanche un giorno in tutta la tua vita”. La loro specialità è l’“ultimo miglio”. Lì dove i camion dei corrieri si imbottigliano nel traffico cittadino entrano in azione i pony bikers con le loro bici specializzate da corsa, cargo e anche coibentate per food deliver. Le grosse società di corrieri (Tnt, Dhl ecc.) li chiamano e firmano contratti di partnerschip. Con il rischio, però, che le piccole compagnie By-Bike vengono integrate nelle catene di consegna.
Le
smart cities prediligono l’energia muscolare anche a
Milano dove è partito un progetto per
promuovere presso le aziende l’utilizzazione della bicicletta nei percorsi casa-lavoro (
www.cicliaziendali.it).
Iniziative più ruspanti, meno
business oriented, sorgono un po’ ovunque. A Mestre, Adriano (
www.ortodizela.org) distribuisce a domicilio tre volte la settimana frutta e verdura biologica ordinata dai clienti delle aziende della zona. Gabriele, laurea in scienze forestali, partita Iva nel settore della ecologistica (
www.mestrebybike.it) , ha trovato una cargo-bici a pedalata assistita (produzione italiana, Elcidio) che può trasportare fino a settanta chilogrammi e lo chiamano per commissioni urgenti fiorai, riparatori, privati.
Ma il primo premio assoluto della logistica leggera e gentile va ai ragazzi dell’azienda agricola Donna Gnora di Noale (Venezia) che, assieme al circolo culturale Il caicio, una volta alla settimana, svolgono le consegne a domicilio delle cassette di frutta e verdura nella città lagunare con due sandoli, barca tradizionale a remi. Per credere vedere lo splendido filmato:
* Paolo Cacciari è autore di articoli e saggi sulla decrescita e sui temi dei beni comuni. Il suo nuovo libro, Vie di fuga (Marotta&Cafiero) – un saggio splendido su crisi, beni comuni, lavoro e democrazia nella prospettiva della decrescita – è leggibile qui nella versione completa pdf (chiediamo un contributo di 1 euro). Questo articolo è stato inviato anche a Left.
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