di Lorenzo Declich e Savina Tessitore per Welcome All Roma
C'è un buco nella politica italiana.
Da una parte c'è una banda di razzisti che imperversa sui media e semina odio, dall'altra un governo che, al di là di una retorica arraffazzonata, "fa la sua parte in Europa" costruendo nuove prigioni e partendo lancia in resta per "fermare gli scafisti", ultimo anello di un sistema criminale che, presumibilmente, con questa azione non verrà nemmeno scalfito. In mezzo ci sono diritti negati, un declino delle intelligenze e delle economie, apatia e rassegnazione. Intanto la Fortezza Europa, nonostante i proclami, rafforza i suoi sistemi di coercizione e controllo, negando alle persone di muoversi, di avere un documento, di costruirsi una vita. Prefigurando un futuro nel quale chi sta fuori non potrà entrare e chi sta dentro non potrà uscire.
L'unico vero tema in agenda è quello delle migrazioni, un tema fondamentale su cui non vogliamo rimanere inerti perché la Storia passa di qui e c'è un futuro da costruire. Ci siamo uniti l'8 settembre a Roma con l'idea di fare politica su questo. Stanchi del balletto delle piccole politiche, coscienti del fatto che oggi, in Italia e in Europa, chi fa solidarietà davvero è costretto violare la legge o ad apparire talvolta sui media solo in corrispondenza di cosiddette "crisi", nelle vesti del "cittadino buono" o peggio "buonista".
La solidarietà dal basso diventa, a questo punto, un atto politico. Ma abbiamo capito anche che per fare politica bisogna collegare fra loro le iniziative, che sono tante e tutte ugualmente importanti. Siamo tanti, ma fino ad ora abbiamo spesso agito in maniera isolata, e questo ci ha spesso reso inefficaci. Oggi vogliamo finalmente riunire le forze e agire coesi, per pesare tutti insieme. Fare rete, fare solidarietà e anche, facendo questo, dire qual è il futuro che vogliamo.
Durante il nostro primo evento pubblico, alla Casetta Rossa il 22 settembre, abbiamo aperto diversi tavoli di discussione, ci siamo confrontati su un documento-manifestopolitico e abbiamo raccolto fondi a sufficienza per sostenere una delle tante iniziative presenti ai nostri tavoli, #LasciateCIEntrare, a sostegno delle sessantasei ragazze nigeriane trattenute illegalmente nel Cie di Ponte Galeria, senza avere la possibilità di chiedere asilo secondo i termini dell legge. La prossima iniziativa in programma, in ottobre, avrà la stessa forma. Questa volta però cercheremo di costruire un'iniziativa insieme al Comitato per i diritti dei nuovi desaparecidos del Mediterraneo, con l'aiuto dell'Archivio delle Memorie Migranti. Il Comitato è impegnato nella richiesta di istituire un tribunale internazionale che valuti le violazioni dei diritti umani legate alle morti nel Mediterraneo, e ne individui i responsabili.
Nel frattempo cercheremo di collegare altro e collegarci con altri. Veniamo da mondi ed esperienze diverse e stiamo prendendo le misure. Abbiamo pubblicato il nostro manifesto qui http://welcomeallmanifesto.altervista.org/ (di seguito alcuni stralci), questo invece il gruppo facebook.
Siete tutte e tutti benvenute e benvenuti.
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DA LEGGERE
Gli obiettivi Ue? Scaricare le responsabilità delle stragi in mare sugli scafisti, distinguere i "migranti economici" dai profughi, eliminare le norme che vietano i respingimenti collettivi verso paesi che non garantiscono i diritti delle persone
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mercoledì 30 settembre 2015
non stiamo zitti e non stiamo fermi
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