mercoledì 28 dicembre 2016

innamorarci della democrazia

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Innamoriamoci della democrazia non di chi comanda
Innamoriamoci della democrazia, non di chi comanda
E che altro si può augurare con quello che si vede in giro! I motivi per i quali si dividono gli italiani nelle loro scelte politiche potrebbero strappare qualche sorriso, se la situazione, secondo il noto aforisma, non fosse grave, ancorchè non seria. C’è chi raduna le masse promettendo di rottamare e asfaltare chiunque ne intralci il cammino (Renzi) e intanto asfaltato è stato lui al referendum e forse anche sulla via della rottamazione. C’è chi raggiunge lo stesso obbiettivo promettendo massicce dosi di galera a questa casta di disonesti (Grillo) e intanto in galera e sotto inchiesta ci sono finiti anche i suoi: pochi, è vero, ma veloci perché al potere si erano appena affacciati. Altri, infine, lo fanno instillando l’idea che sarebbe un buon affare lasciare al loro destino i poveretti che affollano il Mediterraneo su malsicuri barconi, avendo pagato pochi centimetri quadrati a caro prezzo (Salvini, Meloni).

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