giovedì 1 dicembre 2016

segni di Ilaria a Savona

   NAUFRAGARE MI E' DOLCE IN QUESTO FIUME ?

In questi giorni di forti piogge è tornata la paura dell'alluvione sulla piazza del Santuario di Savona.Improvvisamente la città è sembrata tornare al 22 settembre 1992 con una improvvisa crescita del Letimbro ed un pesante rischio di esondazione in città.
Alla paura è seguita la consueta riflessione sui nodi irrisolti del rischio idrogeologico del bacino del Letimbro,che si possono brevemente anche se non esaustivamente riassumere:
a) problema irrisolto del ponte di accesso alla piazza di Santuario,che è collocato praticamente sopra l'intersezione fra il rio della Madonna ed il torrente Letimbro e che rischia in ogni caso di forti piogge di costituire un serio blocco al libero scorrere delle acque con evidenti possibilità di esondazione;
b) scarsa se non assenza di una politica di selvicoltura per il bosco di Savona,che costitui' per secoli una zona regolata da precise disposizioni normative prima della Repubblica di Genova e poi del Governo Napoleonico.
Nei decenni scorsi sono stati elaborati progetti per una diversa politica del bosco e per un recupero produttivo e turistico (es. progetto verde della Giunta Marengo),per una diversa articolazione della viabilità di accesso alla piazza del Santuario,....
I Verdi avevano inserito questi punti nel primo programma della coalizione Berruti anche se dopo meno di un anno erano già usciti dalla maggioranza poiche' ai problemi della città si rispondeva solo con una continua e costante cementificazione.
Da allora ad ogni alluvione  ed in ogni occasione utile i Verdi hanno continuato a chiedere una politica diversa di tutela e pulizia per il bosco di Savona oltre ad adeguate misure per combattere il cambiamento climatico.
Ad oggi al pesante silenzio del centrosinistra fa da perfetto pendant la totale sordità della Giunta Caprioglio,che pare ormai affidare le sorti della città alla Madonna di Misericordia nella speranza che ogni  volta che piove salvi la città e le sue frazioni da possibili danni alluvionali.
verdi savonesi

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