martedì 24 ottobre 2017

sul glifosato

GLIFOSATO
Il Parlamento conferma: basta Glifosato, ma dal 2022
Affronte: "Palla agli Stati Membri e alla Commissione: decideranno per il bene dei cittadini?"
Voto in Plenaria, approvata risoluzione per eliminarlo dal 2022 con 355 voti
 
Il Parlamento Europeo ha votato, e per la prima volta l'emiciclo ha detto chiaramente NO al GLIFOSATO. Oggi, con 355 voti favorevoli, 204 contrari e 111 astenuti la Plenaria di Strasburgo ha bocciato la proposta della Commissione Europea di prolungare per 10 anni l'autorizzazione all'uso di prodotti chimici a base di Glifosato, approvando una risoluzione proposta dal Gruppo Greens/EFA, che però ha subito delle pesanti modifiche in aula a colpi di emendamenti.
Nel documento, legalmente non vincolante, si chiede alla Commissione Europea di non rinnovare la licenza, che scade nel prossimo dicembre 2017, e di eliminare completamente il commercio e l'utilizzo di tale prodotto entro la fine del 2022.

Ricordiamo che domani gli esperti dei singoli Stati Membri dello Standing Committee on Plants, Animals, Food and Feed voterà la proposta. In caso, purtroppo probabile, che non si giunga ad una maggioranza qualificata, sarà la stessa Commissione Europea ad avere in mano la decisione. Jean Claude Juncker ha già dichiarato che terrà in considerazione il voto del Parlamento.
 
"Il Parlamento ha finalmente chiarito di non volere più il Glifosato" - dichiara Marco Affronte, Europarlamentare del Gruppo Verdi/ALE - "e ha proposto un periodo di transizione di cinque anni che consentirà ai coltivatori di adeguarsi. Noi avremmo voluto limitare la transizione al minimo di legge, un anno, ma purtroppo i colleghi dell'S&D (il gruppo del Partito Democratico, ovviamente) hanno insistito per un prolungamento fino al 2022 e la loro proposta è passata. E' vero che un solo giorno in più con il Glifosato è un giorno in più di danni alla salute e all'ambiente, ma e questo è il compromesso per eliminarlo, vale comunque la pena. Il nostro gruppo si è impegnato moltissimo per questo risultato, e ne siamo contenti. Domani gli Stati Membri non potranno ignorare questo voto, così come non potranno ignorare l'indignazione degli Europei che non vuole questo veleno nei nostri campi. E nemmeno il milione di firme dell'Iniziativa dei Cittadini che verranno qui il 20 novembre a parlare davanti a quattro commissioni congiunte. Vediamo" - conclude Affronte - "se i nostri governanti hanno a cuore la salute dei propri cittadini."

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