venerdì 23 febbraio 2018

i Verdi aprono il discorso con il centrosinistra di Savona


                                                                   L’OPPOSIZIONE DI NARCISO?

In queste ore mentre il centrodestra “polifonico”, che governa Savona, sta smantellando ATA e privatizzando numerose strutture pubbliche una richiesta sorge dalla città ma le principali forze di opposizione (cinquestelle e PD) che fanno?
A nostro parere, oltre a non parlarsi, forse si beano della loro capacità di opporsi singolarmente alla giunta di centrodestra guardandosi allo specchio come faceva il mitico Narciso.
Qui vogliamo ringraziare nel contempo rete a Sinistra e soprattutto Noi per Savona con cui le forze civiche, ecologiste e sociali collaborano per la puntuale capacità di opposizione propositiva, che esercitano da tanto tempo.
Noi Verdi però siamo convinti che la ricostruzione del centrosinistra possa passare anche da alcune proposte programmatiche, che vorremmo nuovamente sottoporre alle principali forze di opposizione:
a)      CEMENTO: noi crediamo che sia indispensabile bloccare ogni nuovo progetto di cementificazione anche quelli in itinere e già approvati o in corso di approvazione per restituire al Comune le proprie funzioni di programmazione e di governo del territorio e al PUC la funzione di strumento per esercitare queste funzioni. Crediamo indispensabile una variante generale al PUC, che fissi i suddetti principi e avvii una riqualificazione generale del patrimonio abitativo, il recupero edilizio, soluzioni di social housing e un piano di manutenzione territoriale volto ad avviare il recupero anche a fini produttivi del bosco  e a fermare il dissesto idrogeologico;
b)      ATA : noi riteniamo ormai urgenti le dimissioni dell’attuale consiglio di amministrazione e la definizione del piano industriale,che nessuno ha visto negli ultimi due anni al fine di prevedere: la differenziata spinta e porta a porta, il recupero e la prevenzione dei rifiuti nonche’ il riuso e un adeguato supporto di educazione ambientale. ATA dovrebbe poi divenire una azienda ,che si occupi di energie rinnovabili e soprattutto per il Comune capoluogo del controllo degli impianti termici. Questa soluzione può però solo passare attraverso una garanzia per lavoratori e lavoratrici della conservazione del posto di lavoro, del mantenimento del carattere pubblico dell’azienda e soprattutto del coinvolgimento di tutti i comuni nella gestione visto il palese fallimento di centrosinistra prima e centrodestra poi;
c)       CULTURA questa dovrebbe diventare l’asse strategico per rinnovare la coscienza civile cittadina ma occorrono scelte politiche precise: dal finanziamento adeguato del Museo Archeologico, all’apertura del museo Pertini-Cuneo in orari normali, alla valorizzazione delle collezioni comunali attraverso mostre tematiche ( museo di scienze naturali,monete,…), all’apertura al pubblico della cella di Mazzini e dell’area della ex Cattedrale sul Priamar, fino alla definitiva creazione del Museo della Resistenza e del centro di visita del Santuario dei cetacei oltre all’acquisizione della collezione Gambarutti. Queste sono solo alcune idee proposte ma che segnerebbero una radicale inversione di tendenza oltre a non chiedere grandi somme di denaro ma solo compiere una scelta politica ovvero,secondo il pensiero di Mazzini, la cultura deve divenire l’asse centrale della politica nazionale e cittadina.
A questo punto Noi verdi abbiamo messo sul tappeto alcune idee forse di buon senso ma continuiamo ad auspicare una soluzione alla crisi politica savonese: il centrodestra con la sua Sindaca se ne deve andare prima che la città sprofondi nel cemento, nel carbone e nel bitume oltreche’ nella stanca ripetizione di astratte formule per la soluzione dei problemi cittadini.
Danilo Bruno-verdi Savona

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