la cultura laica e i cristiani perseguitati
paolo bonetti
Nessun commentoIn un editoriale scritto per il Corriere della Sera Ernesto Galli della Loggia si lamenta giustamente per l’indifferenza con cui, in Occidente, vengono accolte le notizie sulle persecuzioni sanguinose a cui sono sottoposti i cristiani in diversi paesi arabi e africani. Le cause di questa indifferenza Galli le attribuisce al timore che gli occidentali nutrono nei confronti del terrorismo islamico e anche alla paura di ritorsioni economiche che metterebbero in gravi difficoltà il nostro sistema di vita. Ma lo storico romano aggiunge un’altra causa, questa di natura etico-culturale, che contribuirebbe a spiegare la scarsa sensibilità di noi europei per i drammi vissuti dai cristiani mediorientali e africani. La diffusione di massa della cultura laica nei suoi aspetti più superficiali, il rifiuto indiscriminato dei valori morali legati alla tradizione religiosa, la perdita in Europa di ogni anelito alla trascendenza e il conseguente terrore della morte a cui si preferisce non pensare, tutti questi motivi di ordine spirituale spiegherebbero, in misura forse maggiore di quelli politici ed economici, la sostanziale noncuranza con cui gran parte degli europei accolgono le notizie che parlano di intere comunità cristiane sradicate dalle loro sedi millenarie, di rapimenti, uccisioni e torture. Non so se questa indifferenza esista soltanto, e in modo così massiccio, verso i cristiani perseguitati e non riguardi piuttosto anche altre comunità politiche e religiose, dal momento che vediamo ogni giorno, attraverso gli schermi televisivi, la disperata sofferenza di creature umane prese nel vortice di odii implacabili spesso suscitati proprio dalla reciproca ostilità delle religioni. La ragione laica, quella che non si riduce al puro calcolo dell’efficienza e del benessere, non è indifferente al dolore dei perseguitati, ma è sgomenta di fronte all’immane compito di mettere pace fra chi giudica la propria fede più importante della nuda vita che non ha bisogno della trascendenza per dimostrare il proprio valore.
{ Pubblicato il: 28.07.2014 }
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