Capodanno, appello del WWF ai sindaci del Savonese: “Ordinanze per vietare i botti”
Le Guardie del WWF Savona hanno inviato alle amministrazioni comunali, nonché alla Prefettura e la Questura di Savona, una richiesta affinché i sindaci emanino specifiche ordinanze al fine di vietare l’utilizzo di ordigni pirotecnici sul territorio di loro competenza.
“Capodanno è ormai alle porte e viene data vasta e giusta risonanza alla pericolosità dei “botti” per l’incolumità pubblica e personale. Purtroppo, ogni anno, assistiamo ad un fenomeno, assai trascurato che è quello di diversi casi di incendi boschivi o di vegetazione in ambito urbano, causati dall’utilizzo di”ordigni pirotecnici. Di grande pericolosità sono tutti quegli artifici, anche apparentemente banali, che possiedono una più o meno grande gittata (fischioni, bengala, razzi, ecc.). Ovviamente anche qualsiasi ordigno che produca fiamma (petardi, raudi, candele,ecc.) possono, se utilizzati sconsideratamente, appiccare incendi. E’ da evitare assolutamente l’utilizzo di tutti questi ordigni in presenza di vegetazione, soprattutto in prati ed in aree boscate” afferma l’associazione savonese.
Le Guardie WWF Savona chiedono ai sindaci di poter predisporre ai sensi delle normative vigenti,specifica ordinanza al fine di vietare l’utilizzo di ordigni pirotecnici sul territorio di propria competenza ed in particolare nelle aree periferiche e collinari soprattutto quelle con presenza di vegetazione (parchi privati e pubblici, giardini, zone agricole – prative e boscate) e comunque a rischio incendi.
“Non va dimenticato che le Forze dell’Ordine possono applicare nei confronti di tutti un articolo del codice penale,il 703, purtroppo spesso dimenticato da molti ma comunque in vigore, che recita: “Chiunque, senza la licenza dell’Autorità, in un luogo abitato o nelle sue adiacenze, o lungo una pubblica via o in direzione di essa (… omissis …) accende fuochi d’artificio, o lancia razzi (… omissis…), o in genere, fa accensioni o esplosioni pericolose, è punito con l’ammenda …, se il fatto è commesso in un luogo ove sia adunanza o concorso di persone, la pena è dell’arresto fino a un mese”.
“Non utilizzare i botti sarà un segno di civiltà e sensibilità anche nei confronti di tutti gli operatori delle emergenze, che il primo dell’anno devono intervenire per interventi di soccorso di persone, animali o di danni provocati dai fuochi all’ambiente” conclude il WWF.
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