Parla Laer "Ci insederiemo in Fruttital, investimento da 7 mln di euro: crediamo nel progetto"
Esposito:"Cronoprogramma rispettato: a febbraio entreranno i primi lavoratori". Pasa:"Chi parla di affitto di ramo d'azienda non conosce normativa: farebbe meglio a tacere e guardare in casa propria"
“La Laer ha intenzione di insediarsi negli ex-magazzini della Fruttital e avviare la produzione con Piaggio: abbiamo fatto un investimento di circa sette milioni di euro e crediamo nel progetto”. Andrea Esposito, amministratore delegato della Laer, interviene in prima persona per rispondere alle domande sollevate negli scorsi giorni dagli esternalizzati Piaggio.
Ieri si è svolto un incontro molto partecipato a Palazzo Ricci a Finalborgo, nel corso del quale sono stati espressi molti dubbi sul ritardo nei trasferimenti e sulla collocazione della macchine. “La Laer, ha proseguito Esposito, sta rispettando il crono programma: entro luglio saranno operative nel sito 70 persone e il 7 gennaio cominceranno i colloqui conoscitivi. Quando si avranno le condizioni elementari per garantire la sicurezza, gli operai potranno visitare il nuovo sito della ex-Fruttital: realisticamente i primi lavoratori potranno entrare dai primi di febbraio in fabbrica”.
“A preoccupare maggiormente, sottolinea Andrea Pasa, è il fatto che Piaggio non abbia ancora congelato il budget per il 2015, quindi attualmente non si conosce esattamente il numero di veivoli che sono stati realizzati e quanti ne dovranno ancora essere fatti. Per il futuro è necessario che venga fatto chiarezza il prima possibile su questo punto”.
Buone notizie anche per quaranta esternalizzati, che potrebbero prendere il posto di altrettanti dipendenti Piaggio che sono andati in mobilità volontaria ed essere ricollocati, tramite appositi corsi di formazione.
“Chi parla di affitti di ramo di azienda, continua Pasa, non solo non conosce la normativa ma addirittura peggiora la condizione dei lavoratori interessati alle esternalizzazioni. Se si venisse a verificare questa condizione i lavoratori sarebbero obbligati a transitare in Laer , andando quindi a cancellare la garanzia che oggi vi é relativa alla possibilità di scegliere”.
“Penso che tale consiglio, arrivi da non addetti ai lavori. Chi non conosce le normative basilari e soprattutto la storia di tutta la trattativa farebbe meglio a tacere e guardare in casa propria, dove mi pare i problemi non mancano”, conclude il segretario della Fiom Cgil .
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