Tunisia in Red vuole essere un organo d’informazione partecipe e testimone del complesso processo di trasformazione che attraversa la società tunisina. Il riferimento al colore rosso (red) contenuto nel nome implica per noi diversi significati, tutti essenziali. Rosso, in primo luogo, perché Tunisia in Red è solidale con la rivoluzione e i suoi martiri, il cui sangue – rosso come rossa è la bandiera nazionale tunisina – è simbolo del sollevamento popolare, dello slancio per la trasformazione sociale e di tutti coloro che per essa sacrificarono la propria vita. In secondo luogo perché il “rosso”, aldilà delle sigle e dei partiti, è il colore con cui da sempre si è manifestata nel mondo la sensibilità sociale politica della “sinistra”. Red, inoltre, è la parola spagnola che traduce “rete” in italiano, “réseau” in francese, “chabaka” in arabo, ovvero il nuovo sistema nervoso della comunicazione digitale.
Con Tunisia in Red facciamo dunque riferimento a un qualcosa che, come un immaginario campo magnetico in cui convergono diversi e multipli significati, vorrebbe evocare, con un nome quasi musicale (come la famosa Rapsody in blue di Gershwin), la connessione tra Tunisi, la rivoluzione e la rete."
Il nostro impegno nel "ribellarci" perciò è espresso dalla produzione o dalla ripresa di informazioni che provengono direttamente dal terreno per contrastare gli stereotipi dei media italiani e europei sul tema dei cambiamenti su questa sponda del Mediterraneo.
La Redazione di Tunisia in Red: Patrizia Mancini, Santiago Alba Rico, Hamadi Zribi, Mario Sei, Giovanna Barile
|
sabato 27 dicembre 2014
Tunisia:democrazia in rete
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento