lunedì 29 dicembre 2014

un filo di dibattito PRC-Verdi

Premetto che non sono iscritto al PRC pur essendo un simpatizzante. Personalmente sono d'accordo sulle priorità che tu esponi e tenderei a metterle sullo stesso piano di quelle espresse nel documento prima pubblicato. Credo che la "politica  di green economy" però esprima A VOLTE anche delle ambiguità: nel momento in cui purtroppo dobbiamo constatare che il business spesso stravolge gli intenti etici della questione ( p.es. megacentrali a biomasse, coltivazioni di mais intensive in Emilia Romagna per alimentare le centrali, piccole e meno piccole speculazioni come sembrerebbe avvenire nel campo delle energie alternative). Anche per questo bisogna costruire un'alternativa al neoliberismo, espressione virulenta della logica capitalista che calpesta bisogni, salute, beni comuni in nome di un profitto immediato e brutale. Riallacciandomi a quello che dici tu a proposito della decrescita quella che è la mia impressione è che solo una orientamento socialista possa portarci in quella direzione (anche se non tutte le logiche così definite l'hanno fatto) quindi come "lista de l'Altra Liguria" e come "Altra Liguria" dobbiamo lavorare a fondo sull'idea di conversione industriale e di trasformazione degli stili di vita in questa prospettiva cercando di sciogliere le grandi contraddizioni che potrebbero emergere tra visione operaista e visione ecologista. Paradossalmente avrebbe senso anche costruire un "sindacato verde" o trasformare quelli esistenti ed ormai anche abbastanza corrotti in qualcosa di ben orientato verso prospettive ecologiste.
Saluti,
Marco Parisi

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