sabato 26 settembre 2015

cinghiali:le ragionevoli richiesta di una comunità

Spotorno, cinghiali “al pascolo” sulla passeggiata. Calvi: “Serve una strategia per tenerli lontani dalle città” fotogallery

Gli animali hanno scorrazzato in lungo e in largo in cerca di cibo
Spotorno. Hanno ormai eletto Spotorno e la sua passeggiata a mare a loro “casa delle vacanze” i cinghiali che anche questa mattina all’alba hanno deciso di fare quattro passi tra le aiuole della promenade spotornese.
Come si vede dalle immagini, gli animali hanno scorrazzato in lungo e in largo e hanno grufolato nella terra e tra i fiori delle aree verdi in cerca evidentemente di qualcosa da mangiare.
Una presenza, quella degli animali, che non è nuova nella cittadina rivierasca e che qualche tempo fa ha causato un piccolo infortunio ad una dipendente comunale che stava portando a spasso il cane: la donna non si è accorta della presenza dell’animale e per lo spavento è finita a terra e si è ferita ad un piede.
Alcuni cittadini, ormai stanchi di dover convivere con questi animali, chiedono l’intervento delle istituzioni. L’amministrazione del sindaco Gian Paolo Calvi si è già attivata: “Ormai siamo abituati ad avere i cinghiali in casa – osserva il primo cittadino – Sono anni che abbiamo a che fare con questo problema. Le visite si moltiplicano ad agosto e settembre. Vengono qui in cerca di cibo e per abbeverarsi. Anche per questo motivo, ho emesso un’ordinanza con cui ho vietato a tutti i cittadini di nutrire gli animali. Ma non tutti la rispettano, purtroppo”.
Spotorno Cinghiali Passeggiata
Ho già scritto una lettera a Provincia, Regione, prefettura e procura chiedendo un pronto intervento. In alcuni casi (quando una mamma è in compagnia dei suoi piccoli diventa anche molto aggressiva) questi animali possono diventare anche molto pericolosi. In Italia si sono già verificati diversi incidenti gravi”.
Occorre trovare una soluzione: “Ho deciso di chiedere alla polizia provinciale e alla Regione, che ha competenza in materia, di organizzare delle battute mirate per ‘spingere’ i cinghiali a monte e fare in modo che non si avvicinino più al paese e al mare”.
Il problema non riguarda solo Spotorno: “E’ un problema nazionale – aggiunge Calvi – che va affrontato mettendo a punto una strategia a lungo termine e non soltanto interventi di contenimento per l’immediato. I Comuni da soli possono fare poco. Le istituzioni superiori ci hanno già imposto di chiudere i varchi di accesso ai corsi d’acqua e ai giardini per evitare che gli animali vi si avvicinino per bere. Ma non possiamo blindare i paesi. Bisogna mettere a punto iniziative da attuare prima dell’estate, in modo da contenere il numero degli animali ed evitare che si avvicinino troppo ai centri abitati”.

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