L’Equinozio ribelle della scuolaby JLC |
Ci sono pezzi di società che in alcuni momenti riescono ad aprire spazi di cambiamento sia attraverso il rifiuto di quanto mercati e stati impongono dall'alto sia attraverso il progettare e sperimentare qualcosa di diverso, senza delegare e senza aspettare. Il movimento della scuola sembra più di altri muoversi con una certa agilità su questi due assi, inestricabilmente connessi: insegnanti, studenti e genitori in questi mesi hanno fatto emergere sia il "grido contro" (qualcuno direbbe lo Ya basta!, in Grecia Oxi), cioè il rifiuto della Buona scuola e della sua logica aziendalistica ma, in forme diverse, hanno anche cominciato a prefigurare la scuola e la società per cui si stanno lottando, come dimostra la ricchezza di idee, pratiche e orizzonti messi in comune in eventi (partecipatissimi) come "Educare alla differenze", "L'educazione prende corpo", "Tutta un'altra scuola" o "Disimparare per imparare" solo per citarne alcuni, o il lavoro che ha nutrito la Lip (la Legge di Iniziativa Popolare per la scuola della Repubblica, naturalmente boicottata dal parlamento, scritta, discussa e firmata da migliaia di persone).
Nella giornata dell'Equinozio, il movimento della scuola mostra di nuovo il suo grido contro: mercoledì 23 settembre diventa la giornata dell'eguaglianza delle scuole, contro una legge (la 107, ormai approvata) che vuole differenziarle e dividerle. L'appuntamento è stato promosso il 6 settembre in un'affollata assemblea nazionale a Bologna: si tratta di riprendere la parola, di farlo con azioni diffuse nei territori (e senza un unico appuntamento) e in forme differenti.
Si torna dunque nelle strade e nelle piazze perché "la riforma Renzi privatizza le scuole trasformandole in aziende - come si legge in un messaggio diffuso in rete -, attribuisce al dirigente scolastico poteri arbitrari ed abnormi, crea disparità tra scuole ricche e scuole povere, non stabilizza i precari e ne assume ingiustamente solo una parte, anche se la scuola non può funzionare senza di loro... ".
Di seguito alcuni degli appuntamenti del 23, aggiornamenti anche nell'evento facebook.
Bologna: presidio in piazza San Francesco dalle 20,30, con fiaccolata finale "per fare luce sulle ombre della legge 107/2015".
Cagliari: appuntamento in via Roma, sotto la sede della Regione.
Caltanissetta: in piazza Falcone Borsellino (ore 20,30), muniti di torce elettriche e della Costituzione italiana, lettura collettiva degli articoli che sanciscono libertà e diritti.
Città di Castello (Perugia): in piazza Matteotti, dalle 18 alle 23, docenti incontrano studenti, genitori, cittadini.
Genova: assemblea dalle 16 in piazza Matteotti.
Milano: assemblee in diverse scuole, nella serata presidio/festa/assemblea dalle 19 nei Giardini in Transito di viale Montello 3 (Giardino comunitario Lea Garofalo).
Napoli: in serata ai Portici, via Diaz, incontro pubblico in una splendida villa sequestrata alla camorra e finalmente restituita alla collettività. Previsto un flash mob luminoso conclusivo "per ridare luce alla nostra speranza di vivere una scuola più democratica e inclusiva".
Padova: assemblea in piazza Capitaniato dalle 17 alle 23.
Parma: assemblea pubblica alle 21 presso la sala civica "Bizzozzero".
Pescara: dalle 17,30 in piazza della Rinascita (piazza Salotto), assemblea.
Roma: presidio al ministero dell'istruzione dalle 16,30 (viale Trastevere). Sarà allestito un set fotografico per realizzare le Cartoline itineranti della scuola pubblica, seguito dalla lettura corale degli articoli della Costituzione.
Siena: piazza Salimbeni dalle 17 alle 21, presidio con volantinaggio e assemblea.
Trieste: ore 20, serata in piazza Cavana con musica Indie-Rock, Blues e Jazz dal vivo.
Vicenza: tutti in piazza Signori (dalle 18), con la Costituzione in mano. Lettura e discussione.
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DA LEGGERE
UNA BUONA SCUOLA PER CHI? (il testo del volantino che il 23 settembre sarà distribuito dagli insegnanti ai genitori e che sarà appeso come manifesto in ogni scuola di Bologna)
Alcuni articoli e saggi:
LETTERA AI NON INSEGNANTI MARCO CERASE
CAMBIARE LA SCUOLA OGNI GIORNO ALAIN GOUSSOT
NON LO SANNO E NON VOGLIONO SAPERLO SANDRA ZINGARETTI
GESSO SBRICIOLATO E NAUSEA DA RIFORME ANTONIO AREDDU
IN CLASSE A MODO MIO ROSARIA GASPARRO
SCHIENA DRITTA E PETTO IN FUORI CLAUFIA FANTI
LA LOGICA AZIENDALE LEA MELANDRI
25 IDEE PER UNA SCUOLA DIVERSA PAOLO MOTTANA
NELLA SCUOLA, METTIAMOCI IN GIOCO FRANCO LORENZONI
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