lunedì 21 settembre 2015

le biblioteche al Ministro dei Beni Culturali

AIB – ASSOCIAZIONE ITALIANA BIBLIOTECHE

I bibliotecari italiani al Ministro Franceschini: anche le biblioteche sono servizi pubblici essenziali, pero occorre fare qualcosa di più...

Roma, comunicato stampa del 21 settembre 2015.
I bibliotecari italiani prendono atto del decreto del Consiglio dei Ministri di venerdì scorso che stabilisce che i musei e i luoghi archeologici italiani sono servizi essenziali, in quanto luoghi di cultura.
Ne siamo assolutamente convinti anche noi come AIB: infatti le biblioteche non sono semplicemente depositi di materiali più o meno preziosi ma operano, con difficoltà crescenti, per fornire  servizi  fondamentali a studenti, professionisti, pensionati, cittadini di ogni età  e condizione.

E sebbene nelle biblioteche italiane non si trovano frotte di turisti che fanno la fila, ogni giorno centinaia di migliaia di persone sono aiutati a trovare soluzioni ai loro problemi, producendo idee e innovazione.

Dal 25 al 27 settembre si terrà a New York il summit delle Nazioni Unite che dovrà definire l’Agenda dello Sviluppo sostenibile per il periodo 2016-2030:  tra gli obbiettivi globali, da perseguire quindi in tutti i paesi del mondo, ce ne sono diversi che prevedono l’azione delle biblioteche, in particolare riguardo all’accesso gratuito all’informazione di qualità, lo sviluppo del ruolo della donna nella società, la formazione continua dell’individuo, l’educazione sanitaria, la libertà di ricerca e espressione.

Robert Darnton, studioso del libro e direttore della Biblioteca di Harvard, sabato al FestivalFilosofia di Modena, parlando del ruolo di promozione democratica delle biblioteche digitali ha detto che i bibliotecari sono i motori di questo processo, in particolare quando operano nei piccoli centri e nelle periferie urbane.

Le biblioteche sono una presenza capillare nel nostro paese, il presidio culturale più diffuso, un punto di riferimento per lo studio, la ricerca, l' integrazione tra culture e per il confronto delle idee, luoghi di aggregazione. Quindi siamo ben felici che le biblioteche siano considerati servizi essenziali. 
Coerentemente quindi dovremmo trovare assieme una soluzione alla crisi delle biblioteche e reti provinciali, oggi abbandonate praticamente a se stesse, modificare la norma che dice che le spese per la cultura non sono obbligatorie per i Comuni, permettere le assunzioni per gli Enti virtuosi , proprio a partire dalle biblioteche del Ministero riprendere ad assumere personale scientifico, adeguato professionalmente. 

Signor Ministro, se ne può parlare ?

Con stima
Enrica Manenti
Associazione Italiana Biblioteche
Roma, 21 settembre 2015

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