sabato 28 maggio 2016

stragi senza fine


Stragi senza fine

by JLC
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di Fulvio Vassallo Paleologo*
Ancora un naufragio davanti alle coste libiche, il terzo in tre giorni, una cadenza mai verificata prima. Duemila migranti soccorsi venerdì, dopo i quattromila di giovedì.
Intanto, piuttosto che inviare una vera missione internazionale di soccorso, i singoli paesi, come la Gran Bretagna, anche per risolvere i propri problemi elettorali, inviano navi da guerra per "bloccare" le partenze verso l'Europa. Una missione immorale e giuridicamente priva di base legale, ma la disinformazione viene premiata dal consenso elettorale. Dilaga l'indifferenza verso stragi ormai quotidiane, come si rimane indifferenti rispetto alle morti in Siria oppure al bombardamento degli ospedali in diverse parti del mondo. È questo il nuovo nazismo.
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Come la scorsa estate dunque è arrivata anche quest'anno, puntuale la notizia, che il governo inglese invierà una nave militare al limite delle acque territoriali libiche, in attesa che un nuovo governo libico (quale?) ne chieda l'intervento anche all'interno delle acque territoriale, con la funzione dichiarata di dissuadere le partenze e contrastare quella che igiornali inglesi (e non solo) definiscono come "immigrazione illegale".

Una missione di segno opposto rispetto a quella recentemente varata dal governo irlandese che invece ha inviato una nave militare in Mediterraneo proprio per salvare il numero più alto di vite umaneLe navi irlandesi non fanno parte del dispositivo Frontex/Triton, chi lo scrive diventa veicolo della disinformazione diffusa dalle agenzie di stampa "embedded".
Anche la missione irlandese si colloca al di fuori degli assetti operativi di Frontex e di Eunavfor Med e ha una finalità più simile a quella degli interventi delle navi umanitarie (se ne parla, ad esempio, sul sito del Cospe) attualmente impegnate al limite delle acque libiche.

Di certo sono in tanti in questo momento ad avere interessi commerciali da affermare in una Libia più divisa che mai. La lotta all'immigrazione irregolare, come la lotta al terrorismo, sono occasioni per affermare supremazie militari e controllo delle risorse economiche.

Una volta davanti alle acque libiche, quando arriveranno chiamate di soccorso e la Guardia Costiera italiana dichiarerà un "evento SAR" ( ricerca e salvataggio"), questa nave inglese, esattamente come le navi di Eunavfor Med e dell'operazione italiana "Mare Sicuro", sarà obbligata a procedere alle operazioni di soccorso con la massima sollecitudine, perché la salvaguardia della vita umana in mare è più importante della difesa delle frontiere marittime, perché occorre rispettare il diritto internazionale del mare, e soprattutto perché sono già troppe le vittime delle attività di contrasto di quella che chiamano "immigrazione illegale".
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* Clinica legale per i diritti umani dell’Università di Palermo

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