FOTO: CAFEINE AND KRISTOF VRANCKEN
ABEER SEIKALY
THE UNBELIEVABLE CHALLENGE - RUUKKI
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THINKSTOCK
La cascina diventa ristorante d’eccellenza
FOTO: CAFEINE AND KRISTOF VRANCKEN
Hertog Jan
01/01/2015
G.M. (NEXTA)
Tre stelle Michelin ad una cascina di campagna: il progetto Hertog Jan è il coronamento della cucina d’eccellenza da un lato, e della riconversione edilizia dall’altro. Un connubio di haute cuisine ed ecosostenibilità, sorto in Belgio nella località di Zedelgem grazie ad un progetto dello studio di architettura Dries Bonamie + AnotherOffice, che ha ristrutturato un fienile del XVII secolo.
La cascina ha trovato un nuovo uso, diventando un ponte culturale tra la campagna e la ristorazione d’eccellenza, e ad essa è stato aggiunto un nuovo volume, sobrio e contrmporaneo, che si inserisce armonicamente col paesaggio rurale. Modernità e tradizione, stile globale e gastronomia locale, qualità e sostenibilità si incontrano nel progetto di Dreis Bonamie che è riuscito ad onorare l’identità agricola dell’edificio parte del complesso Hof De Pleyne, di recente diventato monumento nazionale, mentre lo studio di interior design AnotherOffice ha calibrato geometrie e volumi per dare un tocco quasi metafisico.
Gli elementi decorativi sono stati scelti nella gamma dei materiali naturali, come la pietra, il legno, ma anche tra quelli che contribuissero all’effetto di solidità caratteristico della struttura, e quindi mattoni, acciaio, roccia. La solidità dei materiali si presenta anche negli interni, non solo nella grande sala da pranzo e nelle cucine, ma anche nei servizi, che diventano anch’essi protagonisti grazie ad un lavabo monumentale, un elemento monolitico di travertino che ricorda gli abbeveratoi delle antiche cascine e aziende agricole, su cui la rubinetteria in acciaio firmata CEA si poggia diventando un vero gioiello di design. Pensato sia per il suo valore estetico che nell’ottica del risparmio energetico, il rubinetto dal flusso a vela gode di un sensori a raggi infrarossi per la gestione idrica.
La cascina ha trovato un nuovo uso, diventando un ponte culturale tra la campagna e la ristorazione d’eccellenza, e ad essa è stato aggiunto un nuovo volume, sobrio e contrmporaneo, che si inserisce armonicamente col paesaggio rurale. Modernità e tradizione, stile globale e gastronomia locale, qualità e sostenibilità si incontrano nel progetto di Dreis Bonamie che è riuscito ad onorare l’identità agricola dell’edificio parte del complesso Hof De Pleyne, di recente diventato monumento nazionale, mentre lo studio di interior design AnotherOffice ha calibrato geometrie e volumi per dare un tocco quasi metafisico.
Gli elementi decorativi sono stati scelti nella gamma dei materiali naturali, come la pietra, il legno, ma anche tra quelli che contribuissero all’effetto di solidità caratteristico della struttura, e quindi mattoni, acciaio, roccia. La solidità dei materiali si presenta anche negli interni, non solo nella grande sala da pranzo e nelle cucine, ma anche nei servizi, che diventano anch’essi protagonisti grazie ad un lavabo monumentale, un elemento monolitico di travertino che ricorda gli abbeveratoi delle antiche cascine e aziende agricole, su cui la rubinetteria in acciaio firmata CEA si poggia diventando un vero gioiello di design. Pensato sia per il suo valore estetico che nell’ottica del risparmio energetico, il rubinetto dal flusso a vela gode di un sensori a raggi infrarossi per la gestione idrica.
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