lunedì 29 giugno 2015

chiudono gli IAT

Non è una Provincia per turisti: dal 1 luglio chiusi gli uffici di informazione e accoglienza turistica

Sembra verso la dismissione anche il portale turistico www.turismo.provincia.savona.it

Chiuso. Dal 1 luglio sulla porta di moltissimi uffici di informazione ed accoglienza turistica della Provincia di Savona potrebbe capeggiare questo cartello. Ad inizio maggio gli assessori al turismo comunali avevano preso parte ad un incontro  a Palazzo Nervi nel quale era stato dato loro una sorta di ultimatum: assorbite il personale nel Comune oppure al 30 giugno serrande abbassate, linee telefoniche e corrente staccate e stabili in via di dismissione.
Dal 1 di luglio il turismo passerà, come competenza, in capo alla regione e complice i tagli imposti dal decreto Delrio diventa sempre più pressante ricollocare i dipendenti provinciali. Gli assessori ed amministratori presenti avevano chiesto di prorogare la decisione, rinunciare allo IAT oppure farsi carico del personale, al 31 dicembre 2015, per evitare la cessazione di un servizio così importante in piena stagione estiva.  Niente da fare sembra: dalla sera del 30 giugno uffici chiusi. Tra i dipendenti provinciali  e non vige il caos, perché non sanno se verranno riassorbiti o meno dai Comuni o associazioni albergatori e cosa accadrà tra due giorni.
Dovrebbe essere inoltre disattivato, ma si tratta di voci non confermate, il portale turisticowww.turismo.provincia.savona.it, un punto di riferimento per chi desidera visitare il territorio. In quella che è stata definita da alcuni operatori del settore “una corsa al massacro” a rimetterci sono tutti quanti. I turisti, che in molti casi non avranno un punto di riferimento per chiedere informazioni, dall’elenco degli alberghi e ristoranti, ai luoghi da visitare.
Gli albergatori e i ristoratori poi che perdono il primo punto di contatto, snodo e anche biglietto da visita della città per i visitatori. E in generale tutto il territorio. Il turismo è una delle economie fondanti della Provincia e con la chiusura degli IAT e dismissione del portale vengono buttato letteralmente al vento anni di lavoro, di formazione del personale, di costruzione dell’immagine. E di conseguenza anche soldi e professionalità. Cose entrambe rare in questi giorni.

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