MONDO
Bahrein: i difensori dei diritti umani imprigionati, torturati, privati della cittadinanza
Riccardo Noury
Portavoce di Amnesty International Italia
Un rapporto dell’Osservatorio sulla protezione dei diritti umani fornisce un’inquietante descrizione della realtà che affronta quotidianamente chi prova a difendere i diritti umani nel Bahrein, lo Stato-isola governato dalla famiglia reale al-Khalifa che ha ordinatouna pesante repressioneall’indomani dello scoppio della “rivolta di San Valentino” del febbraio 2011.
Negli ultimi quattro anni, secondo il Centro per i diritti umani del Bahrein, la violenza politica ha causato almeno 97 morti. Contro i manifestanti, è stato fatto un uso spropositato di gas lacrimogeni. Le autorità hanno adottato una serie di provvedimenti in tema di libertà di manifestazione, criminalizzazione del dissenso e ritiro della cittadinanza.
Il rapporto dell’Osservatorio descrive oltre una decina di casi di difensori dei diritti umani processati, condannati, sottoposti a maltrattamenti e torture o privati arbitrariamente della cittadinanza.
Alcuni di questi casi – come quelli di Nabeel Rajab, di Ghada Jamsheer, di Abdulhadi al-Khawaja e sua figlia Zainab – sono noti ai lettori e alle lettrici di questo blog.
Pubblicità
Altri casi li potrete scoprire leggendo il rapporto dell’Osservatorio:
Mahdi Abu Deeb, presidente dell’Associazione degli insegnanti del Bahrein, arrestato il 6 aprile 2011 e condannato a cinque anni di carcere per “incitamento all’odio” e “tentativo di rovesciare il sistema con la forza”;
Naji Fateel, blogger e cofondatore della Società dei giovani del Bahrein per i diritti umani, arrestato il 2 maggio 2013 e condannato a 15 anni di carcere per “fondazione di un gruppo avente lo scopo di sovvertire la costituzione”;
Taïmoor Karimi, avvocato, accusato di “diffusione di notizie false” e “partecipazione a riunione illegale” e per questo privato della cittadinanza. Sta attualmente ricorrendo contro un decreto di espulsione dal paese.
Della sorte di queste persone continuano a occuparsi unicamente le organizzazioni per i diritti umani e qualche parlamentare occidentale di buona volontà.
Per gli Usa e la Gran Bretagna, la posizione geografica del Bahrein e la possibilità di usarlo come base navale è più importante.
Per gli Usa e la Gran Bretagna, la posizione geografica del Bahrein e la possibilità di usarlo come base navale è più importante.
Nessun commento:
Posta un commento