lunedì 29 giugno 2015

Grecia:il Governo ci invita alla calma

Grecia, Pier Carlo Padoan rassicura l'Italia sui rischi di contagio. "La Bce ha le armi contro la speculazione"

Pubblicato: Aggiornato: 
PADOAN DRAGHI
Print
Parola d'ordine, rassicurare. L'Italia non corre rischi, non si torna alla crisi del 2011-2012, anche se il precipitare della crisi greca è stato "un fulmine a ciel sereno". Nel giorno in cui la situazione della Grecia tocca il suo momento più grave, Pier Carlo Padoan affida al Corriere della Sera parole di serenità sulla situazione italiana. Una rassicurazione sulla capacità di resistenza della nostra economia fondata su due basi: la strategia della Bce di Mario Draghi e la maggiore solidità delle nostre istituzioni. "Non ci sono piani segreti sull'Italia" assicura il ministro, "ci sono gli strumenti della Bce".
"Si è perso molto tempo" ammette Padoan, che tuttavia scarica soprattutto sui greci le responsabilità del mancato accordo. "Il Governo Tsipras aveva un atteggiamento diverso rispetto al precedente, che era molto più collaborativo - dice il ministro dell'Economia - e sotto il quale l'economia era un po' migliorata". Verso la Grecia è stata concessa una certa flessibilità, sostiene Padoan, ma alcuni Paesi, come Portogallo, Spagna, Irlanda o Slovenia, hanno avuto atteggiamenti di chiusura perché "hanno implementato misure di aggiustamento molto dure, ottenendo risultati importanti in termini di crescita". A questo punto la parola passa al popolo greco, con il referendum. E se vincono i Sì? "L'ho chiesto anche io al ministro Varoufakis" e lui "mi ha detto che in quel caso il governo rispetterebbe il volere del popolo greco e implementerebbe l'accordo". Se vincono i no, "il governo greco dovrà accettare quel mandato". Che la Banca centrale europea tenga aperto il canale di liquidità con la Grecia, secondo Padoan, "è un importantissimo segnale politico che da parte delle istituzioni europee, tutte, si ha intenzione di continuare a cercare una soluzione concordata e positiva". "Non mi stupirei - aggiunge il ministro - ma nemmeno mi preoccuperei più di tanto se sui mercati ci fosse un aumento della volatilità. La Bce ha tutti gli strumenti a disposizione per fronteggiarla".
Per quanto riguarda l'Italia il default greco non produrrebbe un aumento del debito: "è già tutto contabilizzato", l' esposizione del nostro Paese è di "10,2 miliardi di prestiti bilaterali e 27,2 di contributi al fondo". Padoan non teme neanche un effetto Grecia sullo spread. "La Bce può intervenire tramite il Q.E., l' acquisto di titoli sui mercati nazionali, per stabilizzare lo spread. Ricordo che non siamo nel 2011: oggi le istituzioni sono più solide, come la nostra economia". L'Italia si appella ancora al "whatever it takes" di Mario Draghi. "Non abbiamo bisogno di un Omt - assicura Padoan - abbiamo una tenuta dei conti fra le migliori in Europa". Nessun timore per il raggiungimento delle stime del Def, perché "è stato scritto con ipotesi conservative", per cui "anche se i tassi aumentassero, non credo che implicherebbero una revisione degli obiettivi del Def". Padoan si impegna a "disinnescare l'aumento dell'Iva previsto nelle clausole di salvaguardia, riducendo le spese".
Infine un consiglio a chi viaggia verso la Grecia. "Chi ci va, porti del cash. Per il resto, stia tranquillo: non c'è alcun pericolo per i conti correnti e per gli strumenti di risparmio in mano agli italiani".

Nessun commento:

Posta un commento