sabato 27 giugno 2015

da fratellanza donne :la società dei criceti

La società dei criceti


Siamo in Italia, nel bel mezzo dell’elezione di nuovi Consigli Regionali così come accade in Liguria. Sotto gli occhi delle persone sfilano programmi elettorali che fanno bella mostra di sé per la risoluzione di problemi urgenti. Vincono gli slogan.
Noi di Fratellanza Donne abbiamo parlato di politiche di cura e accudimento rivolte alle persone, animali e territorio, di modalità femminili di pensare la politica. Purtroppo i media non hanno saputo cogliere la nostra lettura di una società che chiede urgentemente una risposta e darne lo spazio dovuto. Riteniamo che sia importantissimo parlare di lavoro, infrastrutture, sanità, turismo; tuttavia non si possono mettere in secondo piano temi quali la tutela delle donne e dei bambini e della persona in genere. Peccato che in Liguria il futuro consiglio regionale sia composto da sole 5 donne su 31 Consiglieri. Peccato che da parte di nessuno dei 31 eletti si sia sentito un solo accenno alle politiche di genere.
Impressiona che a pochi giorni di distanza 3 casi di abbandono e solitudine abbiano occupato la cronaca:
25 maggio, Genova : anziano trovato morto in casa dopo 7 anni
1 giugno, Vicenza: bimba deceduta a 17 mesi dopo essere stata dimenticata in auto sotto il sole per 3 ore
2 giugno, Albenga. Massacrata dall’ex marito davanti alla figlia di 13 anni.
Perché nessuno ha visto o sentito? Perché, nella nostra società, è così difficile chiedere aiuto?
Quando penso alla nostra società penso alla “SOCIETA’ dei CRICETI”, ovvero le persone sono come criceti che corrono incessantemente intorno ad una ruota di lustrini convinti di raggiungere chissà quale luogo. Se il criceto si ferma un attimo, viene sbalzato a terra e così si accorge di essere chiuso in gabbia e che il mondo vero è dietro le sbarre. Fermarsi è una fortuna, seppur la scoperta è scioccante.
Quale mondo vogliamo lasciare alle nostre future generazioni? Forse vogliamo insegnare che si può rubare, calpestare le persone e la nostra terra, basta non farsi scoprire, ma che non si può chiedere aiuto quasi fosse una vergogna?
La nostra società sta perdendo il suo elemento femminile di cura, creatività, capacità di trasformazione e dedizione, ma mai come adesso il mondo richiede l’impegno di queste energie.
Pace, prosperità e benessere debbono essere la giuda di tutte le politiche portate avanti da persone, donne e uomini, onesti e capaci.
Il nostro impegno è combattere la società dei criceti, essere le sentinelle di un territorio abbandonato a se stesso, così come abbandonate sono le sue genti.
Fratellanza è un seme bellissimo che significa rispetto dell’altro anche se diverso da me, Fratellanza significa avere reciproco rapporto di benevolenza. La fratellanza non è un concetto astratto, ma una pratica che deve essere recuperata sia attraverso la componente maschile, sia attraverso una nuova, forte consapevolezza femminile fondamentale alla nostra società attuale.

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