"Energia per la vita". Le soluzioni sostenibili di Enel per il futuro del pianeta
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Il primo maggio è stata inaugurata l'Esposizione Universale di Milano, una vetrina mondiale in cui ogni Paese può mostrare il meglio delle proprie eccellenze per dare risposta a un'esigenza vitale per l'umanità: garantire cibo sano, sicuro e sufficiente per tutti i popoli, nel rispetto del pianeta e dei suoi equilibri.
Ma all'Expo 2015 non si parla solo di cibo; questi sei mesi sono anche l'occasione per discutere di soluzioni energetiche sostenibili, un'altra tematica fondamentale per il futuro dell'umanità. Non c'è vita senza cibo ma non c'è neanche vita senza l'energia che ci consente di curarci, nutrirci, riscaldarci, muoverci. Cibo ed energia hanno molto in comune: le risorse naturali, fondamentali per la sopravvivenza dell'uomo, sono infatti scarse e limitate e, la loro domanda è in continua crescita.
L'Agenzia Internazionale dell'Energia stima che la popolazione mondiale passerà dai 7 miliardi del 2012 ai 9 miliardi nel 2040 con una conseguente crescita della domanda energetica globale di circa il 40%. Sul fronte del cibo, secondo la FAO, per soddisfare i fabbisogni alimentari mondiali entro il 2050 sarà necessario un aumento della produzione globale di cibo dal 70 al 100%.Un trend che ci spinge a ripensare l'attuale modello sviluppo in termini di consumi ed impatti ambientali.
Se dunque le risorse sono limitate, il vero problema è come utilizzarle al meglio per consentire uno sviluppo sociale ed economico più sostenibile nel lungo periodo. Esiste infatti una forte disuguaglianza nel modo in cui queste risorse sono distribuite e consumate: da una parte c'è chi, avendone facilmente accesso o possedendone in abbondanza, non le utilizza in modo razionale, e dall'altra c'è chi invece praticamente non ne ha accesso.
Se dunque le risorse sono limitate, il vero problema è come utilizzarle al meglio per consentire uno sviluppo sociale ed economico più sostenibile nel lungo periodo. Esiste infatti una forte disuguaglianza nel modo in cui queste risorse sono distribuite e consumate: da una parte c'è chi, avendone facilmente accesso o possedendone in abbondanza, non le utilizza in modo razionale, e dall'altra c'è chi invece praticamente non ne ha accesso.
Un terzo della produzione globale di alimenti pari a circa 1,3 miliardi di tonnellate di cibo sono sprecati ogni anno, una quantità che sarebbe più che sufficiente a sfamare 800 milioni di persone nel mondo attualmente denutrite. Una contraddizione messa in evidenza ancora di più dal fatto che per ogni persona affetta da denutrizione, ve ne sono due obese o in sovrappeso (2,1 miliardi persone obese o sovrappeso).
Lo stesso paradosso che si riscontra in ambito energetico: 1,4 miliardi di persone non hanno ancora accesso all'energia a fronte di un'altra parte del mondo, in cui ci sono paesi con sistemi energetici in sovraccapacità produttiva.
In un contesto come quello delineato l'innovazione tecnologica giocherà un ruolo chiave per definire soluzioni e per trovare nuovi equilibri tra disponibilità di risorse e loro consumo. Le modalità di utilizzo delle risorse, in alcuni contesti come quello del nostro Paese hanno già iniziato a modificarsi. La parola chiave per capire questa evoluzione è sostenibilità. Gli effetti di queste evoluzioni si vedono nei business model dei due settori che per molti versi sono diventati più simili e comparabili. È simile il profilo del consumatore, che evolvendo è divenuto più sofisticato, e sempre più spesso oltre ad essere consumatore è diventato anche produttore. Ad esempio, i clienti del mercato energetico sono molto più attenti a come viene generata l'elettricità e all'impatto che questa produzione ha sull'ambiente.
Un'attenzione che riscontriamo anche nel settore alimentare dove i consumatori sono sempre più attenti a cosa mangiano, alla qualità del loro cibo e a come i prodotti sono stati coltivati. Inoltre si sta sviluppando un'attenzione sempre maggiore nei confronti dei comportamenti delle aziende; non è un caso che negli ultimi anni abbiamo assistito a un vero e proprio boom di prodotti biologici, equosolidali o a kilometri zero.
Cibo ed energia hanno inoltre in comune alcune caratteristiche nella dinamica evolutiva della catena del valore: una produzione sempre più intelligente, razionale e meno intensiva, una distribuzione più efficiente e una maggiore condivisione delle risorse.
Oggi la generazione di energia si avvicina sempre più alle persone attraverso impianti distribuiti sul territorio che consentono ai cittadini di produrre l'elettricità nel punto stesso in cui la consumano. Allo stesso modo sono sempre più diffusi gli orti coltivati nel proprio giardino, sul terrazzo o in spazi comunali. La produzione inoltre è sempre più rispettosa dell'ambiente; i consumatori preferiscono coltivazioni che limitano l'uso di pesticidi e promuovono l'utilizzo di tecniche di coltivazione meno intensive per preservare il territorio. Un'attenzione all'ambiente che ritroviamo anche nel mondo dell'energia dove si sta sviluppando sempre di più la ricerca di nuove tecnologie per produrre elettricità in modo più pulito.
Per ciò che riguarda la distribuzione nel settore energetico le smart grids rappresentano lo strumento più innovativo per sostenere i nuovi flussi di energia bidirezionali che sono anche in grado di offrire ai clienti nuove soluzioni tecnologiche. In ambito alimentare, l'utilizzo di prodotti locali è sempre più importante nella grande distribuzione o nella ristorazione e la provenienza dei prodotti viene pubblicizzata anche in relazione al minore impatto sull'ambiente.
La parola chiave per poter creare un futuro inclusivo ed equo è dunque "sostenibilità" che si realizza e perpetua nel tempo attraverso l'innovazione, come una sorta di bussola per la definizione delle linee strategiche nel mondo d'oggi.
Sostenibilità vuol dire fare scelte considerandone le conseguenze sulla società e sull'ambiente nel lungo periodo, vuol dire lasciare ai nostri figli un mondo migliore di quello che abbiamo trovato. Per un'azienda come Enel sostenibilità significa agire quale parte integrante di una comunità, pensando ai propri prodotti e ai propri servizi anche come strumenti in grado di dare soluzioni ai bisogni delle persone prima ancora che dei consumatori.
Questo Expo è dunque una grande opportunità di scambio di esperienze e di condivisione di idee per individuare nuove soluzioni sostenibili. Si tratta di un'occasione per mettere in mostra le grandi eccellenze che questo Paese ha e non deve dimenticare di avere. Enel rappresenta una di queste grandi eccellenze e ne siamo orgogliosi perché è la dimostrazione del nostro ruolo nel percorso di crescita e di sviluppo di questo Paese e delle nostre competenze industriali e tecnologiche. Quelle competenze che, sul fronte dell'innovazione tecnologica, ci consentono di rappresentare all'Expo una nuova visione del futuro dell'energia.
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