Sergio Cofferati: "Con Renzi il Pd ha smarrito le ragioni riformiste, ora è neocentrista"
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"Il Pd si è allontanato dalle ragioni per le quali è nato e c'è una trasformazione costante del suo profilo che non può essere più definito un profilo di riformismo forte. Sui temi cruciali prevale un orizzonte neocentrista che porta all'oscuramento di alcuni valori: il valore sociale del lavoro, il progressivo indebolimento delle protezioni sociali soprattutto verso i più deboli". Lo spiega Sergio Cofferati in una intervista a Il Fatto Quotidiano.
"Si sono aperti varchi nei quali si proietta la destra populista e che non trovano dall'altra parte una risposta in grado di coinvolgere e affascinare. Questo spazio deve essere assolutamente riempito da una sinistra moderna che abbia i valori di riferimento da cui far discendere delle politiche", aggiunge Cofferati che però ritiene "sbagliato accelerare" per la costruzione di un nuovo partito perché questo "darebbe il senso che basti mettere insieme quello che c'è. Invece serve l'ambizione di mettere insieme chi ancora non c'è e chi si è allontanato".
L'ex segretario della Cgil, oggi deputato europeo, ha lasciato il Pd dopo le primarie liguri, accusando il partito di aver falsato i risultati. A luglio presenterà la sua associazione "rigorosamente politica e culturale", dalla natura flessibile, nella convinzione che ci sia un grande spazio a sinistra del Pd. "Fioriscano cento fiori", è la frase di Mao presa in prestito da Cofferati per descrivere una sinistra che, nel tempo, dovrà ricostruire un "nuovo riformismo"
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