Grecia, Matteo Renzi stronca Alexis Tsipras: "Non pensi di essere più furbo degli altri"
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Se c'erano dubbi sulla posizione di Matteo Renzi sulla crisi greca, è arrivato il momento di fugarli. Il premier italiano si schiera con Angela Merkel e stronca il suo collega greco. In una lunga intervista al direttore del Sole 24 Ore Roberto Napoletano,Renzi bacchetta a più riprese il premier greco: "Una cosa è chiedere flessibilità nel rispetto delle regole. Un'altra è pensare di essere il più furbo di tutti, essere cioè quello che le regole non le rispetta". La presa di posizione è chiara.
"I negoziati li ha interrotti Varoufakis, purtroppo - dice Renzi - Il problema non è su chi ha sbagliato per primo, questo non è l'asilo. Il punto è che la Grecia può ottenere condizioni diverse ma deve rispettare le regole. Altrimenti non c'è più una comunità. Scusi, noi abbiamo fatto la riforma delle pensioni: ma non è che abbiamo tolto le baby pensioni agli italiani per lasciarle ai greci eh! Noi abbiamo fatto la riforma del lavoro, ma non è che con i nostri soldi alcuni armatori greci possono continuare a non pagare le tasse. Potrei continuare".
"Aggiungo che se c'è il tana libera tutti sulle regole, che succede in Spagna a ottobre? E in Francia tra un anno e mezzo? Una cosa è chiedere flessibilità nel rispetto delle regole. Un'altra è pensare di essere il più furbo di tutti, essere cioè quello che le regole non le rispetta. Noi vogliamo salvare la Grecia, ma devono volerlo anche i greci. Altrimenti non funziona". Per questo, il "no di Alexis e dei suoi mi è sembrato inutilmente ostinato", dice il premier Renzi.
Dare la colpa alla Germania di ciò che sta avvenendo in Grecia è un comodo alibi che non corrisponde alla realtà. Dare sempre la colpa ai tedeschi non può essere una politica. Può tirare su il morale, ma non tira su l'economia. La Merkel ha provato davvero a trovare una soluzione. Credo che la mossa del referendum l'abbia spiazzata. Lei era in prima fila in Germania per fare un accordo anche contro la sua opinione pubblica. Ma adesso il rischio è che il referendum si trasformi in Merkel contro Tsipras. Sarebbe un errore ed è quello che vuole Alexis.
ITALICUM. "Cambiare l' Italicum? Non esiste". Risponde così il premier Renzi sulla nuova legge elettorale nell'intervista al Sole24Ore. "Abbiamo impiegato anni per avere una legge elettorale che garantisca governabilità e adesso che ce l'abbiamo rimettiamo tutto in discussione? L' Italicum funziona bene perché permetterà a chi vincerà di governare cinque anni".
ECONOMIA ITALIANA. L'Italia è già fuori dalla linea del fuoco dei rischi di un eventuale default greco, asssicura il premier. "Abbiamo iniziato un percorso coraggioso di riforme strutturali, l' economia sta tornando alla crescita e l' ombrello della Bce ci mette al riparo". Per quanto riguarda invece il ruolo nella trattativa sulla crisi greca, Germania e Francia, sottolinea Renzi, sono in prima linea perché "hanno una consolidata relazione da sempre", ma "che poi queste proposte funzionino o meno lo dirà il tempo".
"Noi - aggiunge - ce li ricordiamo nel sorrisino di Cannes di Sarkozy quando sul banco degli imputati avevano messo noi. Qual è il nostro posto? Il nostro posto in passato era tra i problemi, adesso è tra quelli che provano a risolvere i problemi". Quanto ai "vertici ristretti", dice Renzi, "non ho mai partecipato, nonostante gli inviti a farlo. E non inizierò adesso. I luoghi dove si fanno le trattative non sono quelli a favore di telecamere".
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