Come abbiamo conquistato il matrimonio: dieci lezioni apprese
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Come l'intero paese ormai sa, la Corte Suprema degli Stati Uniti ha stabilito che le coppie dello stesso sesso avranno presto la libertà di sposarsi, e i loro matrimoni godranno del medesimo rispetto in tutta l'America. Questa sentenza porterà con sé gioia per le famiglie, e segnerà la vittoria definitiva per il movimento decennale a favore del matrimonio. Ecco alcune delle lezioni che abbiamo appreso nel corso degli anni, che potrebbero applicarsi anche ad altri movimenti socialmente progressisti.
1. Trasmettere una visione che sia coraggiosa e d'ispirazione
Individuate la vostra visione -- ciò che davvero aspirate a ottenere -- e trasmettetela presto e spesso. L'anelito concreto alla libertà di sposarsi ha motivato centinaia di migliaia di persone normali a rendersene campioni -- cosa che un obiettivo annacquato come quello delle unioni civili non sarebbe stato in grado di ottenere. Benché lungo il tragitto le mezze misure facciano integralmente parte del nostro sistema politico, il riconoscimento dei singoli passi avanti non deve ostacolare l'aspirazione a quello che è il vero obiettivo, rammentando alla gente e ai politici la ragione per cui esso conti, e in ultima analisi non accontentandosi mai di niente di meno.
2. Dotarsi di una strategia di lungo periodo
Una strategia aiuta a non perdere la concentrazione, è in grado di offrire uno schema, e risulta cruciale quando le cose si fanno difficili. Quando Evan Wolfson si è accinto a cercare di ottenere un matrimonio valido a livello nazionale, ha intrapreso una strada per la vittoria che includeva una sentenza nazionale da parte della Corte Suprema statunitense. E tuttavia, per far sì che la Corte si muovesse, era consapevole -- avendo appreso le lezioni impartite dalla storia -- che sarebbe stato innanzitutto necessario accumulare delle vittorie all'interno di una massa critica di stati, e coltivare un sostegno politico che andasse oltre una semplice maggioranza. Questa strategia-quadro per il matrimonio veniva chiamata "Roadmap to Victory", e offriva un semplice (non facile, semplice!) approccio che tanto ci è servito quando le cose si sono fatte difficili, e le persone cominciavano a chiedersi se davvero ci trovassimo sulla strada giusta.
3. Concentrarsi sui valori e sulle emozioni
Di fronte a una causa d'importanza così fondamentale per tanti, quanto quella del matrimonio, appellarsi ai valori fondamentali della gente per fare il proprio punto è essenziale. Abbiamo dimostrato all'America eterosessuale il perché le coppie omosessuali aspirassero a sposarsi -- in nome di un amore e di una dedizione profondi (cioè le medesime ragioni per cui lo vogliono anche loro!). È in tal modo che li abbiamo aiutati a comprendere come il sostegno al matrimonio fra persone dello stesso sesso si allinei ai loro stessi valori più radicati, improntati alla Regola Aurea -- tratta gli altri così come vorresti essere trattato tu se ti trovassi nella loro condizione -- e alla libertà -- hai il diritto di vivere come ti pare finché non fai del male agli altri. Appellarsi a quei valori ha rappresentato un potente antidoto all'allarmismo adottato dai nostri oppositori (secondo il quale la libertà di sposarsi avrebbe potuto, ad esempio, sortire effetti dannosi sui bambini). Uno degli errori compiuti da una delle nostre campagne lungo la strada è stato quello di concentrarsi su messaggi che riscuotevano buoni risultati nei sondaggi, ma che non erano dotati della medesima portata emotiva.
4. Andare a incontrare la gente sul posto
Per ottenere dei cambiamenti duraturi in America è essenziale fare il proprio punto rivolgendosi alle persone che si sentono combattute nei confronti della vostra causa -- e concedere loro il tempo necessario. Sul matrimonio eravamo consapevoli di come la maggior parte delle persone fosse cresciuta in una società che aveva loro insegnato che il matrimonio era fra l'uomo e la donna, e all'interno di una tradizione di fede che aveva loro insegnato che l'omosessualità era sbagliata. Tante brave persone si sentivano combattute, e noi andavamo da loro chiedendo d'intraprendere un percorso che avrebbe sfidato alcune delle più profonde cognizioni sul matrimonio, sulla famiglia e sulla religione. Ciò ha richiesto che c'impegnassimo insieme a loro, senza lasciare alcuna domanda senza una risposta, e affrontando immediatamente le loro preoccupazioni. Per ottenere un sì da queste persone abbiamo dovuto incoraggiare la gente ad aprire le proprie menti e i propri cuori, ad ascoltare, a fare delle domande, e a ripensarci. Ciò significava partire immediatamente e tenere la barra, arrivando al punto in tanti modi diversi. È molto meno probabile che un cambiamento di tale portata possa accadere, se di fronte a qualcuno che non la pensi allo stesso modo ti limiti a lasciar perdere, o se definisci bigotto o cattivo chiunque non stia ancora dalla tua parte.
5. Trovare le persone adatte a trasmettere il messaggio
Chiunque trasmetta il messaggio, e il modo in cui lo farà, conta tanto quanto il messaggio in sé e per sé. La platea che viene individuata -- cioè quella degli americani combattuti -- dovrà identificarsi con il messaggero, e imparare a fidarsene. A livello personale, è stato essenziale il ruolo delle coppie dello stesso sesso che cercavano di fare il punto di fronte alle persone che avevano intorno a sé nelle proprie vite -- i familiari, i vicini, gli amici -- spiegando perché il matrimonio contasse tanto per loro. Sui mezzi di comunicazione, invece, i più efficaci sono stati i genitori. Che infatti potevano descrivere le proprie difficoltà nell'accettare la sessualità dei propri figli, e il proprio cammino nel superare quelle difficoltà, che in ultima analisi li ha portati ad aspirare che i propri figli gay potessero avere tutto ciò che avevano avuto loro, incluso il diritto a sposarsi. Gli eterosessuali si sarebbero così potuti identificare in quelle vicende, e provare empatia. Anche alcuni testimoni inattesi hanno giocato un ruolo particolarmente efficace nello spiegare -- e nell'offrire un modello -- come mai i propri valori più radicati -- di libertà, fede e servizio al paese -- fossero perfettamente coerenti con la libertà di sposarsi: parliamo di repubblicani, operatori di pronto soccorso, militari e sacerdoti.
6. Impostare delle campagne a livello dei singoli stati che siano progettate per vincere
Una vittoria al livello dei singoli stati richiede un manager dotato di esperienza che sia in grado di impostare una campagna a livello professionale, che sia dotato di attivisti in loco, professionisti della comunicazione e lobbisti in costante contatto con lui, nonché di un comitato ristretto di gestione della campagna che contribuisca a raccogliere le risorse necessarie a portare avanti il programma. La campagna dovrà essere progettata perché sia all'altezza della sfida. Ad esempio quando ci si è reso necessario lottare contro l'abrogazione della legge sulla libertà di matrimonio in New Hampshire, dove la legislatura era repubblicana all'80 per cento, abbiamo impostato una campagna ricca di membri repubblicani e imprenditori.
7. Investire intensamente sull'organizzazione a livello locale
Ispirare e mobilitare i propri sostenitori -- arruolandoli per andare a convincere politici ed elettori indecisi -- richiede una forte capacità organizzativa. Sulle questioni più spinose gli attivisti sono fin troppo spesso convinti di poter segnare una vittoria a livello della legislatura anche soltanto grazie a dei lobbisti preparati, e alle urne esclusivamente con dei buoni spot televisivi. La verità è che semplicemente le cose non stanno così. Legislatori e cittadini tendono a convincersi quando parlano con la gente del posto -- comuni cittadini, coppie dello stesso sesso e i più influenti fra i leader delle comunità locali. Sul matrimonio risulta determinante mostrare il fatto che si stia parlando di coppie omosessuali e famiglie che abitano da quelle parti, e che fanno attivamente parte delle proprie comunità, e che quindi non siano solo "quelli là che vivono nelle grandi città".
8. Convincersi di una semplice realtà politica: per i politici la propria rielezione conta al di sopra di quasi qualunque altra cosa
La priorità più importante per la stragrande maggioranza dei funzionari pubblici è quella di restare funzionari pubblici. Ciò significa che se un funzionario pubblico si convince che sostenendo la tua causa finirà per perdere la propria poltrona, voi finirete per perdere. Quindi dovrete essere implacabili nel vostro impegno in ambito elettorale. Nello stato del Massachusetts, il primo a favore del matrimonio, siamo riusciti a rieleggere tutti i funzionari già in carica che avevano contribuito a votare dalla nostra sul matrimonio -- 195 su 195 nel 2004 e nel 2006 -- e questo nonostante lo sforzo combinato da parte del governatore Mitt Romney e dei conservatori sociali che cercavano di batterne alcuni. Non c'è davvero alcun modo più semplice di dimostrare ai legislatori che fate sul serio che sconfiggere i pochi che ti voteranno contro. Per farlo è necessario scovare gli avversari vulnerabili, trovare dei candidati d'alto profilo, e adoperare i buoni vecchi metodi delle campagne elettorali per sconfiggerli. "Fight Back New York", un PAC che gli attivisti per l'uguaglianza di matrimonio hanno organizzato nel 2010, riuscì ad esempio a ottenere proprio quel genere di risultato: sono riusciti a battere tre politici in carica che avevano votato contro di noi sul matrimonio, e a cambiare drasticamente il panorama politico dello stato di New York.
9. Essere pronti a scavalcare le trincee
Nel clima politico contemporaneo, terribilmente fazioso, per riuscire a far passare un tema risulta particolarmente utile -- e in molti casi essenziale -- che la propria causa sia a tutti gli effetti bipartisan. Di fronte a cause che nascono liberal o progressiste, è molto importante dotarsi di voci repubblicane che le sposino. E per riuscirci in modo efficace, ciò significa impegnarsi seriamente per anni, dimostrando ai repubblicani più sensibili al tema la propria serietà nel volerli coinvolgere, e mostrando sensibilità nei confronti delle loro preoccupazioni di natura politica, dedicandosi ad aiutarli a fare il punto in un modo che sia utile sia ai loro scopi e che ai propri. Ritrovarsi un senatore come Rob Portman, una Laura Bush o un Dick Cheney a parlare a favore del matrimonio è assolutamente valso la pena di aver inclinato il centro di gravità politico della causa.
10. Non perdere mai lo slancio
Una causa o va avanti o torna indietro, e l'aspetto centrale del mio lavoro di dirigente nazionale della campagna "Freedom to Marry" è stato quello di scoprire come tenere ogni giorno le cose in movimento. Questo significava essere costantemente creativi ed agili nell'individuare le opportunità per spingere il pallone in avanti, elaborando sui media una narrativa in grado di trasmettere il successo della nostra campagna. Ecco perché, che si tratti dell'inattesa occasione di portare dalla propria un'azienda che fa parte della Fortune 500, o un nuovo deputato repubblicano del Congresso, di dare risalto a un recente sondaggio d'opinione pubblica che dimostra la crescita del consenso, di concentrare l'attenzione su una serie di vittorie segnate di fila nei tribunali, o di trasmettere uno spot in televisione, a dimostrare il costante progresso verso il proprio obiettivo sarà quel filo che unisce coerentemente queste conquiste alla tua narrativa più coinvolgente. Un aspetto particolarmente cruciale del tenere le cose in movimento è la trasmissione di un senso d'ottimismo -- anche di fronte alle sconfitte, rammentando alla base e ai mezzi di comunicazione che possiamo farcela, e dando risalto alle proprie vittorie (che siano piccole, medie o grandi) -- cioè l'ottimismo che la campagna in realtà sia stata già vinta.
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