martedì 22 settembre 2015

che ne facciamo del padiglione?

Idee per il dopo Expo del padiglione Slow Food

Raccogliamo proposte per assegnare le strutture progettate dallo studio di architettura Herzog & de Meuron.

Paglione_Slow_Food_Expo_3Sin dal momento in cui abbiamo iniziato a progettare la nostra presenza in Expo, ci siamo posti un obiettivo: il nostro padiglione avrebbe dovuto continuare a vivere anche dopo Expo 2015. Far vivere le strutture che ci ospitano per i sei mesi dell’Esposizione universale anche dopo la chiusura dell’evento è un atto concreto e al contempo simbolico: non smetteremo di occuparci del tema “Nutrire il Pianeta” dopo il 31 ottobre. L’impegno di Slow Food è iniziato nel lontano 1986 ed evidentemente proseguirà anche in futuro, persino con maggiore determinazione. Vorremmo quindi che continuasse, analogamente, la vita delle strutture e delle installazioni che per sei mesi ci hanno rappresentato. E vorremmo garantire, oltre alla continuità, anche una coerenza tra le idee che abbiamo portato in Expo e le attività che saranno oggetto del futuro di strutture e installazioni.
Per questo motivo, tutta la struttura è stata realizzata in moduli smontabili che – al termine dell’esposizione – potranno essere restituiti a una seconda vita, coinvolgendo scuole, istituzioni e organizzazioni della società civile.
riutilizzoIl progetto dell’area – curato dallo studio di architettura Herzog & de Meuron– ha previsto un contenitore coerente con il contenuto: una struttura semplice e leggera, di basso impatto ambientale, che durerà nel tempo. I tre edifici che ospitano l’area sono realizzati interamente in legno di larice provvisto di certificazione Pefc, che garantisce la provenienza da foreste gestite in maniera sostenibile.
Ora che la chiusura di Expo si avvicina, è arrivato il momento di raccogliere le idee e presentare le nostre proposte alla società Expo 2015 Spa (che è la proprietaria delle strutture che ospitano Slow Food).
Se negli scorsi mesi siete stati a Expo e avete visitato il nostro padiglione, se avete idee e proposte per il loro utilizzo futuro, non esitate a scriverci.
La nostra ambizione è che le strutture siano impiegate per progetti coerenti sia con il tema di Expo (“Nutrire il pianeta”) sia con la politica di Slow Food, e dunque progetti agricoli o di formazione o di sensibilizzazione volti a promuovere l’accesso a un cibo buono, pulito e giusto per tutti. Vorremmo anche che fossero progetti comunitari, aperti, volti a coinvolgere la società civile e non finalizzati a interessi privati.
Sarà nostra cura organizzare al meglio queste idee e sottoporle a Expo 2015 spa.
Scrivete a expo@slowfood.com indicando “Dopo Expo” come oggetto della mail. Vi invitiamo a scaricare e compilare il modulo qui allegato.

Paglione_Slow_Food_Expo_2

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