Infiltrazioni mafiose, M5S si confonde e ora rischia la querela
A Civitanova Marche il gruppo M5S confonde due società omonime e lancia accuse di infiltrazione mafiosa del tutto infondate sul web
Un caso di omonimia, superficialità nel controllo delle visure camerali di un azienda e forse troppa impazienza. Sono questi gli ingredienti dell’epic fail del M5S di Civitanova Marche che è persino a rischio querela dopo aver confuso l’Altair srl, azienda che fa parte di un gruppo di imprese che hanno proposto un impianto crematorio a Civitanova con un’azienda con lo stesso nome.
La vicenda viene raccontata da Cronache Maceratesi che spiega l’errore: “I grillini rischiano una denuncia per diffamazione legata ai rapporti societari fra Altair srl, azienda che fa parte di un gruppo di imprese che hanno proposto l’impianto crematorio a Civitanova, e la Coral finservice legata al nome di un imprenditore, figlio di un industriale condannato in secondo grado per associazione mafiosa in Piemonte. “L’inghippo è tutto nel nome. La Altair che ha presentato il progetto al Comune infatti non è la stessa Altair finita sotto la lente dei grillini. Ma la questione nelle ultime 24 ore è stata al centro del dibattito cittadino provocando non pochi fraintendimenti e la reazione dei proprietari dell’azienda che nulla hanno a che fare con infiltrazioni o con legami poco leciti con società differenti dalla propria”.
Ma come è possibile che sia stato fatto un errore di questa portata? Semplice, a spiegare l’inghippo è sempre la testata locale. C’è stata confusione da parte del comitato “No crem”. Sia loro che i 5 stelle hanno richiesto delle visure camerali delle aziende. Anziché inserire nome e partita Iva delle società gli attivisti e il comitato hanno piazzato solo il nome confondendo così “la Altair della delibera, il cui presidente e amministratore è Paolo Zanghieri con sede a Villadossola, con una società omonima con sede a Leini e appartenente per una quota maggioritaria a Coral Finservice e ad una persona fisica”.
Senza pensarci due volte i grillini hanno lanciato l’accusa di infiltrazioni mafiose via blog.
La società in questione ha, quindi, fatto richiesta di rettifica. «E’ incredibile – ha affermato Zanghieri alla testata, allegando le visure camerali della sua società – non ci è mai capitata una cosa simile, chi vuol fare l’amministratore e ha un incarico pubblico non può cadere in errori così dozzinali. Ho 40 anni, ho fondato questa azienda in società con delle persone fisiche, è ridicolo che veniamo tirati dentro perché non si sanno fare delle semplici visure camerali».
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