Da “Gaia” all’Italia a cinquestelle: così Grillo e Casaleggio parlano alla pancia
Nel 2008 un video del guru profetizzava un nuovo ordine mondiale. Oggi il comico ci mette un po’ più di realpolitik per immaginare un Paese governato per 25 anni dal M5S
Italia 2042: un Paese autonomo dal punto di vista energetico, ritornato alla lira, fuori dalla Nato. Eccetto che per quanto riguarda internet praticamente in isolamento, ma non perché malato, bensì per volontà del fondatore, Beppe Grillo, e degli elettori del M5S in quell’anno al governo da un quarto di secolo.
Messia del mondo che verrà, e non per la prima volta, il comico-politico in un videomessaggio sul suo blog ha interpretato se stesso da vecchio per incentivare attivisti e simpatizzanti a finanziare la kermesse Italia a 5 stelle del 17 e 18 ottobre all’autodromo di Imola.
Cosa c’è di meglio della promessa di un mondo nuovo e tutto diverso per colpire l’immaginario e le emozioni? Cosa c’è di meglio di un sogno per trascinare una massa e farsi sentire? Non è un caso che Grillo e il suo alter ego nonché editore del blog Gianroberto Casaleggio, si siano esercitati più volte con video, libri e comizi a far sognare grandi cambiamenti al pubblico degli elettori. Con una mano si illustra loro un programma elettorale, con l’altra si tocca cuore e pancia con artifici d’artista.
E così un Grillo in camice bianco, una specie di dottor Frankenstein nel suo laboratorio, nel videomessaggio descrive un’Italia governata per venticinque anni, 2017-2042, dal M5S: un Paese senza poveri, salvato dalla bellezza e senza l‘odiato euro.
L’ultimo video di Grillo per Imola illustra una specie di new Gaia ammorbidita da svariati misurini di realpolitik; d’altronde la profezia di Casaleggio del 2008 era impegnativa e dettagliata: scoppio del terzo conflitto globale nel 2020 con distruzione dei simboli dell’Occidente e armi batteriologiche, abbattute la Sagrada Familia, Nôtre Dame e San Pietro. Popolazione mondiale ridotta a un miliardo quando nel 2040 la democrazia della rete, l’Occidente, trionfano. Nel 2047 ognuno ha la propria identità in un social network di google chiamato earthlink, o ci si iscrive o non si perviene, vale come documento d’identità anche perché non esisteranno più passaporti. Nel 2050: arriva brain trust, un’intelligenza collettiva che consente attraverso la condivisione di dati, la risoluzione di problemi complicati in rete. Nel 2054, prime elezioni mondiali in rete che istituiscono Gaia, il nuovo ordine in cui “ognuno può diventare presidente” e controllare l’operato del governo attraverso la rete. Quella rete che, dice Grillo nel video per Imola, col governo a 5 stelle 2017-2042, andrà “troppo, troppo veloce: 100, 120 mega!”.
Poi Grillo si toglie la maschera da vecchio che indossa nel filmato, tra teatro e politica vuole dire “emoziònati e votaci: ti promettiamo un mondo tutto diverso, mica una riformina della pensioni”.
Proprio come in Gaia e nel libro manifesto edito da Chiarelettere Il grillo canta sempre al tramonto di Grillo, Casaleggio e Fo, anche nell’ultimo messaggio Grillo descrive un Paese tutto nuovo e d’altronde il M5s ha sempre parlato di un progetto da qui a 30 anni.
Ma la realtà non va a 120 mega al secondo e al Movimento, nonostante pian piano si strutturi, serve ancora la messa in scena del comico-politico, l’illusionismo del teatrante, per finanziare una due giorni a Imola con la partecipazione gratuita di Fo, Dado, Leiner e altri artisti.
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