Lunedì, terzo giorno consecutivo di violenze poliziesche nel centro di Brescia.
Piazza Loggia da tre giorni trasformata in acquartieramento di polizia, carabinieri e GDF con blindati, gipponi e auto che ne ingombrano gran parte.
Il tutto per impedire la protesta di migranti e solidali contro il rigetto di 4000 richieste di regolarizzazione su 5000. La richiesta è l'apertura di un tavolo per il riesame dei rigetti.
La giornata di lunedì ha visto di nuovo la questura di Brescia prendere il comando della città.
Alle 17,30 in piazza Loggiaera previsto un presidio dopo i divieti, le manganellate e gli sgomberi di sabato e domenica.
Alle 17,15 quando si erano radunate circa 50 persone all'arrivo in piazza Rovetta del furgone con l'impianto voci dell'associazione Diritti per Tutti, questo veniva bloccato, e i tre occupanti scaraventati per terra da funzionari della Digos.
Alcuni migranti e studenti si sono avvicinati per chiedere ragione di tale comportamento.
La risposta è stata una carica violentissima ordinata senza preavviso dal responsabile della questura Farinacci.
Tre persone ferite con lacerazioni alla testa ricoverate all'ospedale e diversi contusi tra cui passanti casuali. La più grave una studentessa di 16 anni con un'ampia ferita alla testa che ha perso molto sangue.
Due migranti, due studenti e un passante casuale sono stati caricati su volanti e trasferiti in questura.
I tre italiani sono stati rilasciati in tarda serata, mentre i migranti son tuttora in mano della polizia.
Dalle 17,45 diverse centinaia di migranti e bresciani hanno ricomposto un presidio per richiedere la fine delle misure repressive e l'apertura di un tavolo di trattative sui respingimenti.
La situazione di fortissima tensione, con squadre in assetto antisommossa, dotate anche di cani che minacciavano il presidio.
Alle 18,30 in palazzo Loggia si svolge un incontro tra l'associazione Diritti per Tutti e il vicesindaco e alcuni assessori (centrosinistra con SEL).
Il vicesindaco dichiara di comprendere e ritenere legittime le motivazioni della protesta, ma afferma che tutte le decisioni sulla gestione del centro storico sono assunte in modo completo dalla questura!
Questa affermazione grave dice che la città non è più governata dalle forze politiche, ma dalla questura.
Il presidio è continuato nella notte con la richiesta di rilascio immediato dei migranti fermati.
Si è riconvocato per le 17,30 di martedì in p.zza Loggia e per sabato 28 è convocata una manifestazione interprovinciale.
La situazione che si sta determinando è simile a quella della gru di 4 anni fa. La città occupata militarmente con più di 20 giorni consecutivi di mobilitazioni di migliaia di persone e violenze poliziesche.
Allora giunta di destra e leghista, oggi il centrosinistra, sembra che nulla sia cambiato.
Sarebbe utile una presa di posizione nazionale dell'Altra Europa, qui i compagni sono attivi e parte della mobilitazione.
Sauro Brescia
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