Savona, in consiglio un ordine del giorno sull’inquinamento dei fumi delle navi del porto
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Savona. Un ordine del giorno sull’inquinamento prodotto dai fumi delle navi nella zona del porto di Savona. E’ quello presentato dai consiglieri Debenedetti e Pongiglione e firmato anche da Aschiro, Frumento e Bracco e che sarà votato dal parlamentino savonese in occasione dell’assemblea di giovedì.
“Da tempo – dicono i firmatari del documento – i cittadini residenti nelle zone della Darsena, della Villetta, e delle vie adiacenti alla zona portuale segnalano i problemi legati alla continua accensione dei motori delle navi durante la loro permanenza in porto, causa di gravi disagi e di preoccupazione per la salute. Tale accensione è oggi necessaria per fornire l’energia elettrica a tutti i servizi di bordo (luci, climatizzazione, frigoriferi e altro). Il porto di Savona, a differenza di altri in Italia e in Europa, non è dotato (né si sta ancora attrezzando per dotarsi) di banchine elettrificate in grado di eliminare l’inconveniente. L’elettrificazione è già realizzata a Civitavecchia, La Spezia e Bari, mentre Venezia è a livello di studio di fattibilità già completato e consegnato ad Autorità Portuale. La Regione Liguria ha individuato nell’inquinamento prodotto dalle navi in sosta in porto un problema sempre crescente e ha commissionato alla Techne Consulting uno studio per valutarlo. Secondo i risultati di tale indagine, il massimo dell’inquinamento si trova al porto container di Voltri Pra, al Molo Fornelli di La Spezia ed al Terminale Costa Crociere di Savona. L’inquinamento non è limitato alle adiacenze del porto, ma riguarda un raggio di tre- quattro chilometri dalla banchina e quindi incide sulla qualità dell’aria in tutta la Città: ci si riferisce a ossidi di azoto, composti solforati, metalli pesanti, composti organici aromatici, classificati dall’Oms come ‘responsabili certi’ di malattie cardio-respiratorie e tumorali”.
Ciò non lascia tranquilli i consiglieri: “Nella situazione attuale di forte competitività ed evoluzione portuale, è fondamentale atttrezzarsi per affrontare le sfide future. Una più razionale politica energetica e una riduzione degli inquinanti si presentano come sfide ineludibili e non più rimandabili nello scenario globale, in cui ciascuno, anche in ambito territorialmente limitato, deve fare la sua parte. Non è risparmiando sugli inevitabili costi di adeguamenti che ci si prepara per il futuro a lungo termine, anzi il procrastinarli dà luogo a ritardi a volte irreparabili, sia per lo sviluppo economico sia per la tutela ambientale. Il Comune di Savona ha mostrato sensibilità e responsabilità ambientale aderendo al Patto europeo dei Sindaci e sottoscrivendo l’accordo per le Smart Cities. Non è da sottovalutare il livello di inquinamento acustico, particolarmente avvertito nelle zone residenziali limitrofe al porto, per ridurre il quale la UE, con la raccomandazione dell’ 8/5/2006, invitava all’utilizzo di ‘elettricità erogata da reti elettriche terrestri, per le navi ormeggiate nei porti comunitari’. Per quanto riguarda il porto di Vado, il Comune, nell’ambito della piattaforma Maersk, sta chiedendone l’elettrificazione, che potrebbe utilizzare la turbina a gas della centrale Tirreno Power ed essere attivata a Savona mediante un elettrodotto che sfrutti il percorso ferroviario portuale. Costa Crociere ha già molte delle sue navi adattate a ricevere l’energia necessaria dalla banchina. Inoltre va considerato che Costa Crociere si è offerta di eseguire rilevamenti e analisi a suo carico, cosa che non appare soddisfacente, non essendo essa parte terza rispetto al problema”.
Per tutti questi motivi, i consiglieri chiedono al sindaco Federico Berruti e alla sua giunta ” di impegnarsi a far effettuare quanto prima ad Arpal i necessari rilievi di analisi della qualità dell’aria e di rilevamento delle emissioni acustiche nella zona del porto e vie circostanti. L’affidamento all’Agenzia regionale garantirà criteri e risultati oggettivi, necessari come base di un percorso condiviso; di attivarsi tempestivamente con l’Autorità Portuale per impostare un progetto di elettrificazione delle banchine del porto, che consenta il superamento del grave e preoccupante problema, l’adeguamento alle indicazioni e normative europee nell’ambito tecnologico e ambientale e un significativo utilizzo per la parte a metano della Centrale di Vado Ligure”.
“Con la discussione di giovedì – chiosano – speriamo che si possa impostare un progetto condiviso tra Amministrazione comunale e Autorità portuale per la soluzione del problema che non investe solo l’aspetto ambientale (con forte inquinamento della zona portuale e della città), ma riguarda anche il futuro economico del nostro porto. Infatti, con la creazione di infrastrutture moderne quali l’elettrificazione delle banchine (richiesta dalle norme europee) Savona sarà in grado di competere anche in fituro con gli altri importanti porti europei”.
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