Atelier per artisti e incubatori d’impresa nel futuro degli Abattoirs, gli ex mattatoi di Nizza. Un altro modello di rigenerazione di archeologia industriale consegnata all’arte e alla cultura
È degli ultimi giorni la presentazione ufficiale della nuova tappa della riconversione degli Abattoirs, gli antichi mattatoi di Nizza. Nella periferia est della città sulla Costa Azzurra, 17mila metri quadri di archeologia industriale degli anni Sessanta, testimoni di una passata storia operaia locale, sono ormai da diversi anni in programma di essere restituiti alla città con una nuova veste. Dalla definitiva cessazione delle attività di macellazione nel 1999, trascorrono circa nove anni prima che la comunità inizi a riflettere sul loro possibile futuro. Una vicenda che ricorda da vicino quella dell’Ex Mattatoio di Testaccio, a Roma, divenuto sede del Macro, della Pelanda e ora dell’Accademia di Belle Arti; e anche quella del Matadero a Madrid, e degli ex mattatoi di Tolosa, anche questi sede di un centro d’arte contemporanea. Nel 2009, il collettivoLa Station si trasferisce in uno dei mattatoi con atelier per artisti. E non sono i soli ad attivarsi per risvegliare quegli spazi dallo stato di abbandono e di sottoutilizzo. In quegli anni si inizia inoltre a delineare una strategia urbanistica che individua la cultura nella sua dimensione economica, come leva per la rivalorizzazione dell’intera area urbana.
Queste le premesse che portano oggi il sindaco di Nizza, Christian Estrosi, a stanziare 1,5 milioni di euro per completare la trasformazione dei mattatoi in un’estesa piattaforma per le arti visive e performative e la cultura d’impresa. Previsti per il prossimo biennio, l’apertura di nuovi atelier per artisti, l’adattamento delle strutture preesistenti per ospitare le prove e gli spettacoli di compagnie teatrali, la costruzione di un nuovo edificio di 5 mila metri quadri per alloggiare un incubatore di imprese culturali e industrie creative, una biblioteca, una sala concerti e uno spazio espositivo dove sarà raccontata e preservata la memoria storica di quei luoghi. Per la fine del 2016, inoltre, si prevede l’organizzazione della prima edizione di MOVIMENTA, una grande manifestazione culturale, con proiezioni in spazi pubblici, un concorso internazionale di video arte e un sito web dedicato. Gli antichi mattatoi di Nizza sono solo uno dei tanti recenti esempi di ex architetture industriali recuperate attraverso l’arte e la cultura e impiegate dalle amministrazioni – di centri di provincia e di metropoli, senza distinzioni – come motore per il rinnovamento e lo sviluppo di nuove identità di intere aree urbane.
Queste le premesse che portano oggi il sindaco di Nizza, Christian Estrosi, a stanziare 1,5 milioni di euro per completare la trasformazione dei mattatoi in un’estesa piattaforma per le arti visive e performative e la cultura d’impresa. Previsti per il prossimo biennio, l’apertura di nuovi atelier per artisti, l’adattamento delle strutture preesistenti per ospitare le prove e gli spettacoli di compagnie teatrali, la costruzione di un nuovo edificio di 5 mila metri quadri per alloggiare un incubatore di imprese culturali e industrie creative, una biblioteca, una sala concerti e uno spazio espositivo dove sarà raccontata e preservata la memoria storica di quei luoghi. Per la fine del 2016, inoltre, si prevede l’organizzazione della prima edizione di MOVIMENTA, una grande manifestazione culturale, con proiezioni in spazi pubblici, un concorso internazionale di video arte e un sito web dedicato. Gli antichi mattatoi di Nizza sono solo uno dei tanti recenti esempi di ex architetture industriali recuperate attraverso l’arte e la cultura e impiegate dalle amministrazioni – di centri di provincia e di metropoli, senza distinzioni – come motore per il rinnovamento e lo sviluppo di nuove identità di intere aree urbane.
– Marta Pettinau
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