Fondi dell’Unione Europea per il Mezzogiorno. Parte il progetto Cultura e Sviluppo
Per la prima volta, la politica di coesione comunitaria sostiene un programma nazionale dedicato al settore culturale: cinque regioni del Sud Italia riceveranno circa 409,9 milioni di euro per un programma diretto dal Mibact. Obiettivo: rafforzare e implementare il rilancio del territorio attraverso politiche che integrino turismo sostenibile e cultura.
Nel febbraio 2015 la Commissione Europea ha dato via libera al PON – Programma Operativo Nazionale Cultura e Sviluppo 2014-2020 cofinanziato assieme a fondi nazionali dai fondi comunitari che sono destinati, nel loro complesso, a contribuire alla strategia Europa 2020 per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva.
Il programma, destinato a cinque regioni del Sud Italia (Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia), ha come principale obiettivo la valorizzazione del territorio attraverso interventi di conservazione del patrimonio culturale, di potenziamento del sistema dei servizi turistici e di sostegno alla filiera imprenditoriale collegata al settore. Il Programma ha una dotazione finanziaria di 490,9 milioni di euro, di cui 368,2 milioni a valere sui fondi strutturali europei (FESR) e 122,7 milioni di cofinanziamento nazionale.
Il PON Cultura e Sviluppo 2014-2020 viene attuato attraverso una filiera corta e diretta: il Mibact, quale amministrazione titolare del Programma, si avvale delle sue articolazioni territoriali (Segretariati regionali, Poli museali, Soprintendenze) per una strategia di raccordo e coordinamento con le amministrazioni regionali delle cinque Regioni interessate, con le quali è intenzione del ministero sottoscrivere specifici accordi operativi di attuazione.
Il PON, si legge nel Documento di sintesi diffuso dal Ministero, darà attuazione alle scelte strategiche e agli indirizzi definiti dall’Accordo di Partenariato (AdP) tra l’Italia e la Commissione Europea, costruito in coerenza con l’esito del processo di concertazione condiviso dai diversi livelli istituzionali e dalle parti economiche e sociali.
Il programma, destinato a cinque regioni del Sud Italia (Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia), ha come principale obiettivo la valorizzazione del territorio attraverso interventi di conservazione del patrimonio culturale, di potenziamento del sistema dei servizi turistici e di sostegno alla filiera imprenditoriale collegata al settore. Il Programma ha una dotazione finanziaria di 490,9 milioni di euro, di cui 368,2 milioni a valere sui fondi strutturali europei (FESR) e 122,7 milioni di cofinanziamento nazionale.
Il PON Cultura e Sviluppo 2014-2020 viene attuato attraverso una filiera corta e diretta: il Mibact, quale amministrazione titolare del Programma, si avvale delle sue articolazioni territoriali (Segretariati regionali, Poli museali, Soprintendenze) per una strategia di raccordo e coordinamento con le amministrazioni regionali delle cinque Regioni interessate, con le quali è intenzione del ministero sottoscrivere specifici accordi operativi di attuazione.
Il PON, si legge nel Documento di sintesi diffuso dal Ministero, darà attuazione alle scelte strategiche e agli indirizzi definiti dall’Accordo di Partenariato (AdP) tra l’Italia e la Commissione Europea, costruito in coerenza con l’esito del processo di concertazione condiviso dai diversi livelli istituzionali e dalle parti economiche e sociali.
Sulla base degli indirizzi e delle disposizioni comunitarie, l’AdP ha declinato le aree tematiche su cui intervenire. Tra gli obiettivi tematici individuati vi è quello della protezione, promozione e sviluppo del patrimonio culturale, considerato come potenzialmente decisivo per lo sviluppo del Paese, sia in quanto fattore cruciale per la crescita e la coesione sociale, capace di assumere un ruolo di “acceleratore di processi innovativi” a scala territoriale/distrettuale, sia per gli effetti e le ricadute positive che è potenzialmente in grado di determinare nei rispetti del sistema dell’industria turistica.
Inoltre, a livello nazionale è pronto un protocollo d’intesa tra i ministeri interessati per il potenziamento della ricerca applicata al patrimonio culturale e al turismo. L’intesa fra Miur e Mibact punta a offrire gli strumenti per affrontare in modo innovativo il mercato del lavoro, valorizzando e mettendo a sistema la rete formativa di università ed enti di ricerca.
Sono infine fra i punti qualificanti dell’Accordo il restauro sostenibile e sistemi tecnologici di controllo del patrimonio culturale, le tecnologie innovative per la didattica nei luoghi della cultura, teche museali high-tech, nonché i nuovi servizi di fruizione del patrimonio da parte dell’utenza, basati sull’uso della tecnologia e della realtà virtuale.
Inoltre, a livello nazionale è pronto un protocollo d’intesa tra i ministeri interessati per il potenziamento della ricerca applicata al patrimonio culturale e al turismo. L’intesa fra Miur e Mibact punta a offrire gli strumenti per affrontare in modo innovativo il mercato del lavoro, valorizzando e mettendo a sistema la rete formativa di università ed enti di ricerca.
Sono infine fra i punti qualificanti dell’Accordo il restauro sostenibile e sistemi tecnologici di controllo del patrimonio culturale, le tecnologie innovative per la didattica nei luoghi della cultura, teche museali high-tech, nonché i nuovi servizi di fruizione del patrimonio da parte dell’utenza, basati sull’uso della tecnologia e della realtà virtuale.
Claudia Balocchini
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