Fare presto in Nepal, non lasciamoli morire di freddo
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Dobbiamo fare presto, non lasciamoli morire di freddo. Questo è l'appello dei miei colleghi che in queste ore stanno intervenendo in Nepal per soccorrere le vittime del terremoto. Sono due milioni i bambini colpiti dal sisma e decine di migliaia rischiano di perdere la vita in queste ore perché non hanno riparo dal freddo e dalle piogge. Le loro case sono andate distrutte e anche quelli che ne hanno ancora una, non vogliono stare all'interno per paura delle continue scosse che fanno ancora tremare la terra in Nepal.
In queste ore la paura è continua. Gli operatori di Save the Children stanno cercando di aiutare la popolazione e soprattutto i bambini, col pensiero alle loro famiglie, anch'esse vittime di questa tremenda catastrofe. C'è bisogno di tutto, dai ripari ai generi di prima necessità, alle medicine negli ospedali. Mentre si scava tra le macerie, i feriti vengono soccorsi e medicati come possibile ai bordi delle strade. Anche le strutture mediche, le poche che c'erano e che sono rimaste in piedi, sono al collasso. Nell'area intorno a Kathmandu - secondo le testimonianze - gli ospedali non sanno più dove mettere i cadaveri di quelli che non ce l'hanno fatta.
Il numero delle vittime è destinato a salire di ora in ora e per questo è necessario intervenire subito per fermare la conta dei morti, soprattutto tra i bambini. Dobbiamo soccorrerli subito, aiutare i neonati e le donne incinta, che hanno immediato bisogno di assistenza. Save the Children, con il suo team di 500 operatori specializzati nella risposta alle emergenze, ha lanciato un massiccio intervento di soccorso. In queste ore stiamo distribuendo kit per ripari d'emergenza, kit igienici e per l'acqua potabile e kit per neonati.
Save the Children lavora in Nepal da oltre quarant'anni con progetti sull'istruzione, la formazione e lo sviluppo dei bambini, con un'attenzione alla salute di base, in particolare quella materna e infantile e la lotta all'HIV. Conosciamo bene il territorio e le comunità e stiamo mobilitando tutte le risorse possibili nelle regione per sostenere l'intervento, ma le condizioni delle infrastrutture e in particolare delle strade, rende tutto molto difficile e pericoloso. E le continue fortissime scosse di assestamento sono un ulteriore rischio per i soccorsi.
Anche Save the Children Italia ha lanciato un appello di raccolta fondi per sostenere i soccorsi. Bisogna intervenire subito, perché in queste circostanze il tempo è fondamentale. Il freddo, le piogge e il peggioramento delle condizioni generali non gioca a favore dei soccorsi. Tra un mese arriveranno anche i monsoni. Dobbiamo fare presto.
Per sostenere l'appello di Save the Children è possibile chiamare l'800.988.810 o andare sul sito www.savethechildren.org/nepal
In queste ore la paura è continua. Gli operatori di Save the Children stanno cercando di aiutare la popolazione e soprattutto i bambini, col pensiero alle loro famiglie, anch'esse vittime di questa tremenda catastrofe. C'è bisogno di tutto, dai ripari ai generi di prima necessità, alle medicine negli ospedali. Mentre si scava tra le macerie, i feriti vengono soccorsi e medicati come possibile ai bordi delle strade. Anche le strutture mediche, le poche che c'erano e che sono rimaste in piedi, sono al collasso. Nell'area intorno a Kathmandu - secondo le testimonianze - gli ospedali non sanno più dove mettere i cadaveri di quelli che non ce l'hanno fatta.
Il numero delle vittime è destinato a salire di ora in ora e per questo è necessario intervenire subito per fermare la conta dei morti, soprattutto tra i bambini. Dobbiamo soccorrerli subito, aiutare i neonati e le donne incinta, che hanno immediato bisogno di assistenza. Save the Children, con il suo team di 500 operatori specializzati nella risposta alle emergenze, ha lanciato un massiccio intervento di soccorso. In queste ore stiamo distribuendo kit per ripari d'emergenza, kit igienici e per l'acqua potabile e kit per neonati.
Save the Children lavora in Nepal da oltre quarant'anni con progetti sull'istruzione, la formazione e lo sviluppo dei bambini, con un'attenzione alla salute di base, in particolare quella materna e infantile e la lotta all'HIV. Conosciamo bene il territorio e le comunità e stiamo mobilitando tutte le risorse possibili nelle regione per sostenere l'intervento, ma le condizioni delle infrastrutture e in particolare delle strade, rende tutto molto difficile e pericoloso. E le continue fortissime scosse di assestamento sono un ulteriore rischio per i soccorsi.
Anche Save the Children Italia ha lanciato un appello di raccolta fondi per sostenere i soccorsi. Bisogna intervenire subito, perché in queste circostanze il tempo è fondamentale. Il freddo, le piogge e il peggioramento delle condizioni generali non gioca a favore dei soccorsi. Tra un mese arriveranno anche i monsoni. Dobbiamo fare presto.
Per sostenere l'appello di Save the Children è possibile chiamare l'800.988.810 o andare sul sito www.savethechildren.org/nepal
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