giovedì 4 giugno 2015

aiutare il Nepal è possibile


    
 

AIUTATE IL NEPAL! IL PRIMO MINISTRO CHIEDE DUE MILIARDI DI DOLLARI ALLA COMUNITÀ INTERNAZIONALE, PER RICOSTRUIRE I BENI CULTURALI DEL PAESE

   
   
 
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Sushil Koirala, Primo Ministro del Nepal, ha chiesto alle organizzazioni umanitarie e alla comunità internazionale una cifra pari a 2 miliardi di dollari per iniziare a ricostruire i beni storici e artistici danneggiati dai terribili terremoti del 25 aprile e 12 maggio. Il numero di morti ha superato le 8mila e 500 persone, ma a questo terribile dato, al quale purtroppo non si può porre rimedio, si aggiungono i circa 68 siti culturali distrutti totalmente o parzialmente dalla tragedia che ha colpito la piccola nazione himalayana. Solo la valle di Kathmandu conta infatti 7 siti Patrimonio dell’Umanità, tutti gravemente lesionati. Tra questi le piazze Dubar,Patan Bhaktapur, ricche di palazzi, templi e giardini costruiti tra il 12esimo e il 18esimo secolo, sono letteralmente ridotte in macerie. Stessa sorte per la Dharahara Tower datata 1830, famosa per la vista incredibile che offriva sulla valle. Il tempio induista più antico del Nepal, Changu Narayan, ha subito forti danni, come anche il complesso Swayambhunath, chiamato Monkey Temple a causa delle numerose scimmie che lo popolano. L’Unesco e la Kathmandu Valley Preservation Trust stanno lavorando con le autorità locali per mettere in salvo i beni recuperati dalle macerie. 
In un momento come questo, in cui il lutto per i morti è ancora molto vicino, potrebbe sembrare inappropriato pensare alla salvaguardia dei beni culturali. In realtà questi luoghi costituiscono l’anima del Paese e svolgono una funzione centrale nella società. I nepalesi infatti hanno uno stretto legame con la storia e frequentano abitualmente queste meraviglie architettoniche, frutto dell’incontro tra induismo e buddismo. La ricostruzione di questi siti è fondamentale per riportare il Nepal alla normalità, restituendo al popolo il suo passato e rimettendo in moto l’economia del paese, basata in buona parte sul settore terziario legato al turismo. (Giulia Testa)

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