giovedì 11 giugno 2015

i nostri dubbi sugli Erzelli

SECONDO L'ARCHITETTO SONO STATE DISATTESE DIVERSE PRESCRIZIONI

Spalla: «Erzelli? Speculazione edilizia a carico dello Stato»
Accuse a Ght dall'ex prof di Ingegneria: i privati stiano fuori
FRANCESCO MARGIOCCO

«CHE CI VADA Ingegneria o l'Iit, quello che trovo davvero sorprendente nella vicenda degli Erzelli è il tentativo della società privata Ght di farsi pagare a tutti costi dallo Stato per portare a termine una speculazione edilizia». Giovanni Spalla è noto per le sue battaglie in difesa dell'ambiente ma questa volta a muovere l'architetto e urbanista genovese sono anche motivi personali, oltre che di principio. Inballo c'è il trasferimento della sua ex facoltà, dove è stato per una vita professore di tecnica urbanistica, sulla collina degli Erzelli. Un trasferimento molto voluto da Claudio Burlando, molto meno da Ingegneria e che Spalla contesta in più punti. Il vizio d'origine, spiega, è «la mancata ottemperanza delle prescrizioni della Vas, la Valutazione ambientale strategica, un documento imposto dall'Unione europea con cui i tecnici della Regione misurano gli effetti degli interventi urbanistici sull'ambiente».
Qual è la prescrizione disattesa?
«Nel 2012, valutando il piano regolatore comunale, la Vas
aveva richiesto uno studio per stimare gli spostamenti generati dal nuovo polo scientifico degli Erzelli. Uno studio che avrebbe dovuto misurare il traffico odierno, quante macchine premono in media sulle infrastrutture esistenti, e il traffico che ci sarà, quante macchine premeranno domani, quando gli Erzelli ospiteranno 15.000 persone. È un'indagine necessaria, prima di fare interventi così grandi. Ma non è stata realizzata».
Sono stati fatti però passi avanti, ad esempio con la progettazione di una stazione ferroviaria ai piedi della collina...
«Ma per ora è soltanto un progetto preliminare, e al momento non rientra tra le fermate previste dal potenziamento del nodo ferroviario. Oggi l'unico collegamento agli Erzelli sono due strade a una corsia per senso di marcia e senza marciapiedi. E poi c'è la questione irrisolta del cimitero»
Irrisolta in che senso?
«La futura sede di Ingegneria sarà costruita, se la costruiranno, nella zona di rispetto cimiteriale, ossia entro il raggio di 200 metri dal perimetro del cimitero di Cornigliano Coronata, che si trova lì sopra».
Il Comune però, con una deroga, ha autorizzato quella costruzione.
«Si, ma quella deroga oltre ad
essere stata concessa senza prima valutare il progetto, e già su questo avrei molto da ridire, è immotivata e contiene una norma micidiale suggerendo per gli edifici più vicini al cimitero una "destinazione d'uso che non preveda una permanenza continuativa di persone". Negli uffici e nei laboratori
universitari le persone passano una media di otto ore al giorno. Se non è permanenza continuativa questa...».
Il piano regolatore comunale prevede anche il cambio di destinazione d'uso per l'attuale sede di Ingegneria, fatta eccezione per Villa Cambiaso, da servizio pubblico a residenziale. Questo dovrebbe consentire a Ingegneria di vendere meglio quelle aree e, con il ricavato, co-finanziare il trasferimento.
«Ma è un'altra aberrazione, e infatti il preside Massardo ha chiesto una modifica al piano regolatore: è ancora in tempo per farlo, il termine scade il 16 giugno».
Così però Ingegneria perderà i finanziamenti per gli Erzelli.
«Ma è mai possibile che un finanziamento pubblico del ministero dell'Istruzione destinato all'Università sia vincolato ad una società per azioni privata, Ght? L'Università deve essere libera di decidere dove e come investirlo

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