pubblicato giovedì 4 giugno 2015
Per carità, l'intenzione del programma "1000 giovani per la cultura” è ottima: si tratta infatti di un percorso formativo in sei mesi che coinvolge giovani specializzati, e under 29, nel settore dei Beni Culturali. Fa parte del decreto legge dell'Art Bonus, ed è stato confermato dal Ministro Dario Franceschini anche per questo 2015. I tirocini disponibili saranno centotrenta, suddivisi nell'ordine: trenta finiranno alla Soprintendenza speciale per Pompei, Ercolano e Stabia; cinquanta ai Poli museali regionali e presso la Direzione generale Musei e altri cinquanta all’Archivio centrale dello Stato, l’Istituto centrale per gli Archivi, le soprintendenze archivistiche, gli archivi di Stato, le Biblioteche Nazionali di Roma e Firenze e le biblioteche statali.
Quel che continua a non fermarsi sono le polemiche per la soglia fissata ai 29 anni, e che ancora non si sia messo un freno ad una manodopera della cultura che, al di là dei tirocini, spesso non è retribuita nel modo corretto o, ancora più spesso, precaria e gratuita. «L’obiettivo è quello di individuare i percorsi di studio più brillanti (laurea a pieni voti e corsi di perfezionamento) attribuendo un titolo preferenziale al dottorato di
ricerca. Per questa ragione, secondo quanto già previsto nel 2014, l’indennità per i tirocinanti, pari a mille euro lordi mensili, è stata parametrata all’importo delle borse di dottorato nelle università italiane», ha dichiarato il Ministro. Bassine, ma meglio di nulla.
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