mercoledì 10 giugno 2015

tifare Casson

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Perché tifare per Casson

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di Furio Colombo, da il Fatto quotidiano, 6 giugno 2015

Anche io a Venezia tifo per Casson, perché, a parte Emiliano, è la sola persona vera che si sia affacciata in queste elezioni. Tutti gli altri (parlo delle situazioni note e discusse) o avevano un passato di cui si ostinavano a non tener conto, puntando sulla smemoratezza di tanti, o erano spot pubblicitari come la Moretti, ingiustamente sacrificata da Renzi a tentare cose molto ma molto più grandi di lei.

Casson, a Venezia lo sanno, è stato un giudice esemplare, senza protagonismo, con molta ostinazione e competenza indiscussa. Coloro che sono stati con lui in Senato (è accaduto a me) e coloro che hanno seguito le sue vicende in questa strana legislatura (dove l’unico risultato raggiunto è stata l’abolizione del Senato) ne hanno una immagine chiara e pulita: molta coerenza, molto coraggio, molta dignità, anche quando gli è sembrato giusto e inevitabile contraddire il suo partito. I veneziani dovrebbero sapere che occasione hanno: essere governati da una persona vera, pensando per esempio a questo fatto: Casson è l’unico personaggio di primo piano “in corsa” in questo momento, che non abbia mai usato teatro, o effetti speciali per attrarre attenzione o per farsi notare, e non ha mai creato occasioni artificiali di finta gloria di cui vantarsi. Se mai (i suoi elettori a questo punto lo avranno capito) dice una cosa in meno piuttosto che una in più. Ma quello che dice fa, e quello che promette mantiene.

Venezia si merita un sindaco autorevole, poco spettacolare e molto fattivo. E, dopo la vicenda Mose, ha bisogno di un giurista che non può essere giocato, neppure in buona fede. Poi ci vuole il coraggio. E il coraggio in Italia si misura dal sostegno spontaneo dei grandi gruppi e delle grandi lobby. Se non corrono (e non sono accorse) vuol dire che l’aria è pulita e che toccherà alla lobby stare al passo con la legge, e non al sindaco stare in buona armonia con interessi e desideri potenti. È dai tempi di Cacciari che Venezia aspetta una grande svolta o un rispettabile ritorno.

Se fossi veneziano direi che questa è la persona, e questo il momento. Il problema non è di svalutare l’avversario, affatto. Il problema con cui i cittadini si confrontano domenica è come non perdere l’occasione di avere come sindaco di Venezia Felice Casson.

(6 giugno 2015)

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