La Corte Suprema dà il via libera all’«Obamacare»
Vittoria del presidente statunitense: 6,5 milioni di cittadini continueranno a ricevere sussidi per l’acquisto dell’assicurazione sanitaria
AFP
La riforma della sanità è stato uno dei cavalli di battaglia di Obama
25/06/2015
PAOLO MASTROLILLI
INVIATO A NEW YORK
Importante successo per il presidente Obama davanti alla Corte Suprema, che oggi ha confermato la legalità della sua riforma sanitaria. A questo punto le principali sfide legali su questo tema sono state superate, e quindi l’iniziativa che rappresenta forse la principale eredità storica dell’amministrazione per la politica interna è destinata a sopravvivere.
Sul tavolo dei giudici c’era un aspetto specifico della riforma, che riguarda isussidi offerti alle persone per sottoscrivere le polizze. A livello nazionale, finora 10,2 milioni di cittadini hanno aderito all’Obamacare, ma questo numero include 8,7 milioni di utenti che ricevono 272 dollari al mese dallo stato per aiutarli a pagare le assicurazioni private. Questi soldi vengono dati dal governo federale ai cittadini attraverso i singoli stati, ma la maggior parte di quelli governati dai repubblicani si erano opposti. Quindi non avevano creato i meccanismi necessari a far arrivare i fondi, bloccando di fatto l’esecuzione della riforma.
La Corte Suprema ha stabilito, con 6 voti a favore e 3 contrari, che l’iniziativa presa dal governo federale è legale a va applicata. Ciò significa che la riforma resta in vigore, e a questo punto è destinata a sopravvivere, perché non ci sono altri ricorsi abbastanza forti da minacciarla. I repubblicani continueranno ad opporsi, ma sul piano politico, e per cancellare Obamacare dovranno vincere le elezioni presidenziali e congressuali del 2016, che adesso diventano il nuovo terreno di scontro su questo tema.
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