mercoledì 9 luglio 2014

La nostra posizione su Tirreno Power e l'ordine del giorno votato dal Consiglio comunale di Savona

COMUNICATO STAMPA

Savona, 27 giugno 2014

Giovedì il Consiglio comunale di Savona ha approvato un Ordine del Giorno sulla Tirreno Power, che la  Consigliera Daniela Pongiglione, eletta dalla lista civica Noi per Savona e dai Verdi liguri, non ha votato.
E' troppo facile ora strumentalizzare la tragedia di centinaia di lavoratori, che rischiano di perdere l'occupazione, purtroppo si pagano le conseguenze di decenni di immobilismo industriale e politico, l'incapacità di progettare nuove strategie industriali adeguate ai tempi, la mancanza di controlli seri sull'operato di Tirreno Power, la scorrettezza di una industria che promette modifiche tecnologiche e di processo migliorative e che poi non mantiene nulla.
Non dimentichiamo che giudizialmente si imputa a Tirreno Power di non aver osservato le prescrizione contenute nell'Autorizzazione ministeriale e di aver provocato nel tempo una situazione di pesante inquinamento ambientale, che ha portato a tassi di morbilità e mortalità più alti della media sia regionale che nazionale. In una situazione di questo genere non dovrebbe essere necessario che il magistrato intervenga direttamente, basta che l'autorità che deve controllare il rispetto delle prescrizioni lo faccia tempestivamente e adotti i provvedimenti conseguenti!
I magistrati, come in altri casi analoghi (il precedente più clamoroso è quello dell'ILVA di Taranto) si sono dovuti sostituire alla politica e alla amministrazione, perchè l'una o l'altra erano assenti o conniventi.
Della lunghe serie di enti pubblici, che per un verso o per l'altro sono coinvolti nel controllo di Tirreno Power, dal Ministero dell'Ambiente, alla Regione, alla Provincia, ai Comuni, nessuno ha mai mosso un dito affinchè le cose cambiassero e per richiamare Tirreno Power al rispetto di quanto deciso nell'autorizzazione.
In una situazione come questa il diritto alla salute dei lavoratori e dei cittadini non è più negoziabile.
I Verdi liguri appoggiano in pieno la decisione di Daniela Pongiglione di non votare l'Ordine del Giorno della maggioranza e si uniscono a lei nel chiedere che si vada ad una conversione industriale di Tirreno Power, che escluda totalmente il carbone, che si individuino nuove strategie industriali di produzione e utilizzo di energie rinnovabili, che si faccia un piano di riqualificazione del personale, finalizzato all'impiego del medesimo in attività industriali sostenibili dal punto di vista ambientale, che il Governo e la Regione segnino con chiarezza il passaggio da una industria tradizionale pesante e fortemente inquinante ad una industria pulita e rispettosa della salute e dell'ambiente.
Renzi dice che vuole cambiare verso, la Regione si appresta alle elezioni nella prossima primavera.
Che si cominci da qui, con un programma serio di riconversione ecologica, altrimenti questi Ordini del giorno cerchiobottisti sono e rimarranno carta straccia, come i precedenti approvati in passato, che non sono mai stati seguiti da fatti.
Il PD, che oggi è maggioranza al Governo e in Regione, dimostri con politiche concrete che vuole davvero un cambiamento, per dare una speranza di lavoro a chi lo sta perdendo e nell'interesse della salute dei lavoratori, dei cittadini e dell'ambiente.

La co-portavoce dei Verdi Liguri
Lia Giribone

Il portavoce provinciale
Gabriello Castellazzi

Nessun commento:

Posta un commento